Green Pass obbligatorio. I sindacati delle forze dell'ordine: "E' una misura abietta e discriminante. Sosteniamo il referendum abrogativo"

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  22 settembre 2021 10:54

“Premesso che siamo fermamente convinti della libertà di scelta in merito all’adesione vaccinale dei cittadini, delle forze dell’ordine e dei militari, riteniamo non utile la misura del Green Pass, perché è una misura abietta, mortificante e discriminante verso la quale abbiamo amaramente registrato il fatto che il Presidente della Repubblica si sia ben guardato dal fermarne l'avvento". Così in una nota congiunta di Sergio Scalzo (COSAP Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia), Domenico Mastrulli (Federazione Sindacale Co.S.P. Coordinamento Sindacale Penitenziaria), Luca Marco Comellini (Sindacato dei Militari) e Giuseppe De Finis (Federazione Lavoratori Militari), Pasquale Valente (Sindacato Finanzieri Democratici).

"Inoltre, come ormai è tristemente noto, - proseguono - è una misura surrettizia che si prepone come obiettivo dichiarato quello di forzare l’adesione vaccinale facendo leva sul diritto al lavoro e sulle libertà inviolabili dell’uomo. Per queste ragioni aderiamo senza indugio al referendum contro il Green Pass, ne condividiamo le motivazioni e ne auspichiamo il successo. È una battaglia di civiltà alla quale aderiamo perché siamo consapevoli del nostro ruolo di rappresentanti dei diritti dei lavoratori militari e delle forze di
polizia e ciò, oltre al preciso dovere di salvaguardare la Costituzione e le libere istituzioni democratiche delle quali il referendum né è la massima espressione, ci impone di lottare avvalendoci di ogni strumento legale capace di far prevalere il diritto e i diritti dei nostri iscritti".

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"In attesa che la giustizia giusta cancelli l'inaccettabile costrizione alla quale il Governo dei migliori
ha già assoggetto milioni di cittadini, riteniamo che le amministrazioni debbano farsi carico delle
spese connesse alla somministrazione dei tamponi - concludono - al fine di salvaguardare la salute del proprio personale e per garantire la salubrità dei luoghi di lavoro come espressamente stabilisce l'articolo 15 del decreto legislativo 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro.”

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