"Il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, a riscontro dei chiarimenti richiesti al comune di Botricello sulla vicenda del parco agro voltaico, ha ricevuto una nota a firma del Sindaco, che ripete noiosamente quanto già comunicato dalla ditta con la strana nota dello scorso gennaio inviata ai sottoscritti. Inoltre ha pubblicato un comunicato, caratterizzato da menzogne e millanterie, con cui racconta ciò che gli conviene. Un comunicato vuoto di sostanza e caratterizzato dalle solite ridicole minacce di querele nei confronti di chiunque muove dubbi su questo impianto, a cui si aggiunge l’utilizzo di un linguaggio di basso livello istituzionale e offensivo nei confronti dei Dirigenti Regionali". Così i consiglieri comunali Antonio Condito, Ugo Mezzotero e Salvatore Valea.
"Afferma che il Dipartimento Ambiente gli ha dato “ragione” su come ha gestito la vicenda del parco agro voltaico. Questo denota due cose, o che non capisce cosa ha scritto la Regione in lingua italiana o è in malafede e mistifica la verità al solo scopo di creare confusione e distrarre l’attenzione dei cittadini su atti poco trasparenti ed ai limiti della clientela. Anche di recente, sul contenzioso legale che riguarda l’acquisizione al patrimonio comunale di alcuni immobili siti nel villaggio “Costa del Turchese”, ha falsamente asserito che il Comune ha vinto la causa. Il Tar ha invece sentenziato che non ha competenza in merito alla questione e pertanto ha trasferito la causa al Tribunale Ordinario, dove sarà svolto il processo. Anche le affermazioni del Sindaco sulla vicenda del parco agro voltaico, sono smentite dal Settore Ambiente della Regione Calabria, che con nota prot. 79599 del 06 Febbraio 2025, indirizzata al Comune ed ai sottoscritti per il tramite dell’avv. Francesco Pitaro, viene evidenziato che la procedura adottata dal comune per autorizzare l’impianto è priva del documento di Valutazione Incidenza Ambientale (VINCA) ed intima i responsabili a trasmettere la specifica documentazione al fine fare le verifiche di competenza della stessa Regione. Significa che il comune ha autorizzato la realizzazione dell’impianto senza aver prima accertrato gli eventuali effetti negativi che l’impianto può causare all’ambiente e alla salute dei cittadini. La Regione ha solo preso atto del fatto che il comune ha deciso autonomamente di ricorrere ad “altra procedura” per approvare il progetto, puntualizzando di non avere poteri cognitori per giudicare e controllare le scelte del comune che ha deciso di “valutare positivamente l’idoneità dell’area”, dove si vuole ubicare il parco Agro voltaico. Il Sindaco anziché parlare di insignificanti procedure burocratiche, dovrebbe chiarire ai cittadini in che modo verranno rimosse le criticità inerenti l’impatto ambientale e la non idonea collocazione dell’impianto a pochi metri dalle residenze dei cittadini, considerato che il progetto è lo stesso a quello per due volte bocciato dalla Struttura Tecnica di Valutazione della Regione. È questa la cosa più importante di tutta la vicenda, il resto è aria fritta. La Ditta addirittura attesta a parole che “tutte le attività previste nel progetto non hanno effetti ambientali significativi sul Sito Natura 2000”. Invece il Tecnico comunale ha affermato “che sul punto è stato necessario acquisire uno specifico parere da parte della Regione Calabria ”. Parere che doveva essere già agli atti del comune e di cui sono sparite le tracce e sembrerebbe che il Tecnico comunale abbia dichiarato una cosa non vera. Tutto ciò appare come una presa in giro a danno dei cittadini. Una atto amministrativo viziato da più illegittimità, autorizzato in assenza dei pareri degli Enti esterni nel corso di una conferenza dei servizi che ha visto la sola partecipazione del comune e della Ditta e che si è conclusa con l’approvazione del progetto per “silenzio assenso” (si ricorda che tale Istituto non si applica ai procedimenti di natura ambientale). Evidenziamo anche la riduzione del vincolo Cimiteriale deliberata dal consiglio comunale, “interpretando” il decreto n. 1265/1934. La normativa consente ciò solo per realizzare nuovi Cimiteri, ampliamenti dell’esistente o opere pubbliche e non impianti fotovoltaici, quindi il vincolo può essere rimosso solo per interessi pubblici e non privati. Non sono chiari quali sono gli interessi che il comune difende in modo così palese ed ai limiti del sospetto, sponsorizzando la realizzazione un impianto senza attuare le verifiche che la legge impone. Invitiamo il Sindaco ad avere comportamenti più seri e più adeguati al ruolo che ricopre, evitando di raccontare bugie a cui nessuno crede e che offendono l’intelligenza dei cittadini".
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