Guardie mediche. Comincia il faticoso dialogo fra sindaci ed Asp di Catanzaro: "Presto l'individuazione di un comitato ristretto"

Il dialogo sarà in salita. Questa mattina, nella saletta multimediale del Pugliese di Catanzaro, è iniziato il confronto fra i sindaci del Catanzarese e i vertici dell'Asp di Catanzaro sulla riorganizzazione delle guardie mediche. Le posizioni sono rimaste rigide per buona parte del confronto. Buona parte dei primi cittadini ha dichiarato che non accetterà il taglio di nemmeno una postazione di continuità assistenziale. La delibera 64 dell'Asp di Catanzaro (mai revocata, ma non esecutiva poiché congelata dal generale Cotticelli) prevede la riduzione da 60 a 25 guardie mediche. Per i vertici dell'Asp, c'era la terna al completo (Latella, Gullì e Tancredi), oltre ai tecnici (Lazzaro, Dell'Isola e Rocca), il provvedimento va guardato a più ampio respiro. Non c'è solo la riduzione delle guardie mediche ma l'implementazione di di AFT e UCCP. In sostanza un potenziamento dei poliambulatori.

Per evitare il muro contro muro si è deciso che i sindaci nomineranno un "comitato ristretto" che li rappresenterà nella futura interlocuzione sulla revisione del provvedimento con l'Asp di Catanzaro. 

Luisa Latella aveva spiegato che è un provvedimento "rimasto sulla carta". "Da parte delle commissione - ha aggiunto- non troverete un ostacolo. Siamo assolutamente disponibili ed aperti all'interlocuzione. L'importante sono i percorsi razionali". Va detto che l'Asp insiste sul rispetto del combinato disposto di norme nazionali e regionali che portano a quella conclusione.

Il sindaco Abramo, per raffreddare animi che si erano accesi, ha invitato tutti ad accogliere l'apertura di dialogo offerta dall'Asp e cominciare a ragione in termini più ampi. "Dobbiamo fare una seria programmazione condivisa nella materia della sanità".

CLICCA QUI