di PAOLO CRISTOFARO
Il programma "Titolo V" su Rai 3 torna a parlare di sanità in Calabria. Tra i vari ospiti, stasera, anche il nuovo commissario Guido Longo e il presidente facente funzioni della giunta regionale, Nino Spirlì.
"La problematica principale riguarda il piano del rendimento delle prestazioni sanitarie. Vorremmo migliorare sia la qualità degli standard delle prestazioni stesse, sia propendere per una gestione territoriale più razionale e programmata", ha esordito Longo, intervistato dalla conduttrice. Del suo arrivo in Calabria dice Spirlì: "Lavoriamo in piena armonia con uno scambio anche di opinioni costruttive per l'uno e per l'altro. Quando le decisioni sono condivise e ragionate è come se decidesse un solo uomo. Questi primi giorni di grandi incontri e di buono scambio, secondo me, porteranno a qualcosa di molto buono e mi auguro che questo sia l'ultimo commissariamento della sanità calabrese", spiega. "Anche per lui immagino sia l'obiettivo da raggiungere", sottolinea Spirlì.
"Evitare la migrazione sanitaria è possibile solo dotando gli ospedali delle attrezzature specialistiche necessarie a far lavorare i medici in Calabria. Fra le priorità c'è anche questo (se parliamo di alzare i target della qualità). Nel caso degli ospedali da riaprire, bisogna prima controllare le strutture, non si può riaprire un ospedale senza verifiche, dopo decenni di fermo", racconta Guido Longo. Alla domanda sulla possibilità di avere Gino Strada come sub commissario, Longo asserisce: "Mi piacerebbe, però stiamo pensando ad una ristrutturazione complessiva della struttura regionale. Al momento è un po' carente e con il presidente Spirlì stiamo vedendo come ristrutturarla. Si potrebbe anche pensare."
Interrogato sempre su Strada, il presidente Spirlì invece non si sbilancia in commenti e risponde con prudenza: "Sulla scelta non ci entro perché fa capo al prefetto Longo, sarà lui a decidere", dice. "Non ha usato parole propriamente di accoglienza verso Strada", incalza la conduttrice. "Io ho parlato in maniera molto chiara con il dottor Borrelli e con il ministro Boccia, io mi rivolgo direttamente a Borrelli, poi se lui ha dei consulenti o dei collaboratori riguarda lui e non riguarda me", conclude Spirlì.
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