di CARLO MIGNOLLI
Inquinamento degli habitat naturali, rischi per la salute umana, riduzione della biodiversità: queste sono alcune delle conseguenze dell’agricoltura industriale. Piero Bevilacqua affronta questo tema nel suo libro "Un'agricoltura per il futuro della terra. Il sistema di produzione del cibo come paradigma di una nuova era", presentato alla Camera di Commercio di Catanzaro agli studenti del Liceo Scientifico Siciliani in occasione della XX edizione del Progetto Gutenberg.
L'argomento affrontato nel libro di Bevilacqua riguarda i problemi globali che affliggono il nostro pianeta, andando oltre il semplice riscaldamento climatico, che rappresenta indubbiamente uno degli aspetti più critici.
L'autore sottolinea che spesso ci si dimentica del fatto che le risorse naturali siano sempre più limitate e diventa fondamentale adottare nuovi approcci nel rapporto con gli equilibri del pianeta. Dopo aver esaminato i paradossi e i guasti indotti da questo sistema, l'autore dedica capitoli all'analisi di altre modalità produttive che in Italia e altrove operano da decenni come esempi virtuosi di un novo modello economico che dovrà necessariamente imporsi nel futuro.
Raffaella Gigliotti, responsabile della biblioteca della Camera di Commercio, ha aperto il dibattito sottolineando l'importanza del libro soprattutto per le nuove generazioni, che devono godere dei frutti che la natura ha offerto negli anni e di cui le vecchie generazioni hanno beneficiato appieno.
Franco Santopolo ha evidenziato il tema dello spreco alimentare, affermando che con ciò che viene sprecato negli Stati Uniti si potrebbero sfamare tutte le popolazioni in difficoltà, ma non solo, questo problema comporta anche gravi impatti ambientali. Ha concluso il suo intervento affermando che “la natura fa ciò che deve fare, e ogni volta che viene violentata risponde”.
Presente all’incontro anche Elena de Filippis, ex Preside del Liceo Classico Galluppi: ha suggerito di seguire l'esempio di persone colte e formate, come i ragazzi di San Floro, sottolineando che la natura è una rete complessa di equilibri che non può essere rotta senza che si ribelli, citando le parole di Edgar Morin.
Piero Bevilacqua ha concluso il dibattito rispondendo alle domande dei ragazzi presenti. Ha evidenziato come i sapori e i valori nutritivi degli alimenti odierni si sono persi a causa dell'uso eccessivo di pratiche agricole chimiche nel corso degli anni. Di conseguenza, la qualità della produzione agricola è sempre più scadente. L’autore ha anche sottolineato un paradosso: l'agricoltura moderna e la meccanizzazione hanno liberato i contadini da fatiche immani, ma allo stesso tempo hanno potato alla desertificazione delle nostre colline e montagne.
Questo libro e il dibattito che ne è scaturito hanno offerto spunti di riflessione e sollecitato una maggiore consapevolezza sulle problematiche legate al sistema di produzione alimentare attuale. Le nuove generazioni, come dimostrato dall'interesse dei ragazzi del Liceo Scientifico Siciliani, hanno la possibilità di informarsi e contribuire alla costruzione di un futuro sostenibile, in cui l'agricoltura riveste un ruolo centrale nella tutela dell’ambiente che ci circonda.
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