I bambini ucraini ospiti della Caritas diocesana di Lamezia Terme in udienza dal Papa

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  05 luglio 2025 18:36

C’erano anche i bambini ucraini ospiti della Caritas diocesana di Lamezia Terme giovedì mattina all’udienza con Papa Leone XIV. Accompagnati dal direttore, don Fabio Stanizzo, e da alcuni operatori, i piccoli, il secondo giorno del loro arrivo sono partiti alla volta di Roma per incontrare il Pontefice nella sala Paolo VI dove c’erano, oltre a loro coetanei ospiti di altre Diocesi, anche i protagonisti dell’iniziativa “Estate ragazzi in Vaticano”.

 

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Un evento festoso che ha messo i ragazzi a diretto contatto con il Pontefice, col quale hanno potuto dialogare, a cui hanno posto domande e di cui hanno ascoltato le parole. Ha raccontato della sua infanzia, ha parlato di diversità e accoglienza e, pensando alla situazione che hanno lasciato nel loro Paese i piccoli ucraini, ha sottolineato che “è importante rispettarci, non fermarsi alle differenze, ma costruire ponti, amicizia, tutti possiamo essere amici, fratelli, sorelle”.

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“Per questi nostri piccoli ospiti – racconta don Fabio Stanizzo – è stata una esperienza indimenticabile -. In noi c’era un po’ di preoccupazione, considerato che erano giunti a Lamezia il giorno prima, ma loro hanno accolto questa proposta, che ci è giunta da Caritas italiana, con molto entusiasmo. Cinque di loro hanno portato un dono al Papa e lo hanno salutato a nome dell’intero gruppo. Durante l’incontro, il Papa, che ci ha parato di inclusione, ha ringraziato noi sacerdoti, i volontari e gli operatori della Caritas per il lavoro che stiamo facendo, esortandoci ad andare avanti con perseveranza e gioia”.

 

A un ragazzino che chiedeva “che cosa possiamo fare noi bambini di fronte alla guerra”, il Papa ha risposto: “Anche da piccoli, tutti possiamo imparare a essere costruttori di pace e di amicizia. Non entrare in guerra, in battaglia, mai promuovere l’odio”. “Gesù ci chiama a imparare a essere tutti amici, tutti fratelli e sorelle”. “Già da piccoli possiamo imparare a essere costruttori di ponti, cercare l’opportunità per aiutare l’altro. Essere promotori di pace, di amicizia, d’amore, soprattutto”.

 

È più bello insieme è un’intuizione nata nella Chiesa italiana nel 2022, pochi mesi dopo l’inizio del conflitto che ha coinvolto l’Ucraina, ed è divenuta negli anni un gesto concreto di vicinanza che coinvolge diocesi, parrocchie, famiglie, scuole e oratori del nostro Paese.

 

Fin dall’inizio si è potuto contare su una ricca rete di collaborazioni: la Caritas Ukraine e la Caritas Spes (le due Caritas nazionali ucraine), insieme all’Ambasciata d’Ucraina presso la Santa Sede e alla Nunziatura apostolica in Ucraina.

 

In Italia, sono tante le Chiese diocesane, le realtà ecclesiali e civili che uniscono le forze. Quest’anno partecipano dieci diocesi, da Nord a Sud, coordinate da Caritas Italiana, con la collaborazione preziosa delle ACLI. Anche alcune famiglie, individuate e coinvolte dall’Ufficio nazionale per la Pastorale della famiglia della Conferenza Episcopale Italiana, si sono rese disponibili ad accogliere alcuni tra bambini e ragazzi nelle proprie case. Una rete di carità che coinvolge l’intera comunità e consente di accogliere, quest’anno, circa 550 ospiti provenienti dall’Ucraina.

I primi gruppi, oltre che nella Diocesi di Lamezi Terme, sono già arrivati in questi giorni nelle Marche (Jesi e Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto), in Calabria (Lamezia Terme e Locri) e in Campania (Aversa, Teggiano-Policastro). A questi, nei prossini giorni, si aggiungeranno i ragazzi accolti dalle diocesi di Como, Ferrara e Capua.

 

“In queste settimane - dice don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana - l’esperienza dell’accoglienza diventa un’occasione di fraternità autentica. È uno scambio di doni che costruisce amicizie in grado di andare oltre ogni confine, per custodire la bellezza che sempre caratterizza ogni incontro. È un seme di speranza piantato in un terreno reso fertile dalla solidarietà, in grado di annunciare che un mondo diverso è possibile, un mondo in cui ci sentiamo tutti chiamati ad essere costruttori di ponti di dialogo”.

I piccoli ospiti della Diocesi di Lamezia Terme, nel primo giorno di permanenza sul territorio lametino sono stati ospiti di una struttura sul mare di Gizzeria dove ad accoglierli, hanno trovato il sindaco, Francesco Argento, insieme all’Amministrazione comunale del centro del Tirreno. In questi giorni, come da programma, alterneranno giornate al mare, a gite in montagna, a visite ad alcuni luoghi tipici della Calabria, a giornate insieme ai ragazzi che in queste settimane stanno partecipando nelle varie parrocchie all’Estate ragazzi o ai Grest.

 

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