di GABRIELE RUBINO
“Una riunione conoscitiva”. L’hanno definita così i dirigenti dell’Asp di Catanzaro chiamati a rapporto nel primo pomeriggio di oggi dai commissari prefettizi negli uffici di via Vinicio Cortese. Il vertice, indetto dalla triade Domenico Bagnato, Franca Tancredi e Salvatore Gullì, è servito per indicare a responsabili dei vari dipartimenti quelle che saranno le linea guida della prossima gestione dell’Asp sciolta per infiltrazioni della criminalità organizzata dal Consiglio dei ministri la settimana scorsa. Un’infarinatura generale senza particolari dettagli, anche perché, da quanto appreso, non è ancora stato perfezionato il decreto del ministero dell’Interno in cui saranno indicati gli specifici compiti assegnati ai commissari.
Oltre alle formalità di rito è trapelata qualche indicazione sui problemi che saranno “aggrediti” dalla terna. Su tutti il buco del contenzioso e la questione delle fatture. Decine e decine di milioni di euro in cui l’Asp risulta essere soccombente. Un occhio di riguardo si poserà presumibilmente anche sulla gestione degli appalti, peraltro già finiti al centro di una prima richiesta di approfondimento documentale da parte dei commissari. "Non ci saranno sconti nei riguardi di chi ha sbagliato", avrebbero messo in chiaro fin da subito, come riferiscono alcuni dirigenti.
Come nei giorni scorsi, anche nella riunione odierna è stato presente il direttore generale facente funzioni uscente Elga Rizzo.
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