I danni da maltempo, di questo passo, potrebbero superare i 500 milioni di euro soltanto per il settore agricolo.
Lo afferma Confagricoltura, nel tracciare la mappa della situazione regione per regione, evidenziando le specifiche criticità dei territori che mettono in luce ancora una volta la loro fragilità.
Al Nord, in Piemonte, la prima neve caduta sulle piante ancora con fogliame verde ha piegato gli alberi di nocciolo, castagno e dei vivai. In Piemonte e Lombardia mais, soia, riso sono ancora da raccogliere, con problemi dovuti alle mancate o ritardate semine dei cereali autunnali. Oltre a Venezia, il Veneto Orientale è in grande difficoltà. E' allarme esondazioni anche per corsi minori che sono tracimati invadendo strade e campi. Situazione molto difficile in Trentino Alto Adige dove i terreni sono talmente imbevuti d'acqua che è impossibile entrare nei campi con i trattori per la raccolta delle mele tardive.
Problemi anche per le stalle. In Liguria è maltempo da ottobre, con perdite di raccolto in pieno campo, frane e smottamenti nell'entroterra di Genova, Chiavari e Sestri Levante.
Ingenti i danni in Toscana, in particolare in Maremma dove si stimano danni per diversi milioni di euro. In Emilia Romagna è allerta continua da 48 ore, tra esondazioni a Bologna e un argine di un canale della bonifica nella Bassa Modenese che non ha tenuto allagando le campagne. Danni nel Lazio, in particolare sulla zona costiera e su Roma, con bombe d'acqua, trombe d'aria e vento forte che hanno provocato esondazioni del Tevere e dei corsi fluviali, allagamenti dei campi e danni alle infrastrutture agricole. In Campania bombe d'acqua e allagamenti con danni alle coltivazioni ortive in piano campo e la fienagione.
Danni da raffiche di vento in Puglia per l'olivicoltura, con perdite di olive in raccolta e e per le nuove piante anti-Xylella. In Basilicata ingenti i danni dovute alle esondazioni dei fiumi e dei torrenti che hanno devastato città e campagne
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