“La storia si ripete. Purtroppo è brutta. Qualche mese fa avevamo messo in evidenza i ritardi dei pagamenti nei confronti dei lavoratori che si occupano dell’impianto di Alli a Catanzaro. Oggi siamo costretti a rioccuparci della questione perché di nuovo si presenta lo stesso problema".
"Non solo questi lavoratori devono sobbarcarsi le difficoltà di un oggettivo periodo complicato per l’impianto. È cronaca quotidiana la precarietà del sistema regionale dei rifiuti che ha riflessi negativi anche sull’impianto catanzarese. Nonostante il surplus di tensione lavorativa creata da questa condizioni, questi dipendenti subiscono ritardi nei pagamenti. Tutto ciò a dimostrazione del fatto che il lavoratore è considerato sempre l’ultima ruota del carro. Ricordiamo ai datori di lavoro e alla cittadinanza che sono i lavoratori che garantiscono lo smaltimento dei rifiuti negli impianti di trattamento, sono quelli che si “sporcano” le mani tutti i giorni. Non si possono accettare più situazioni di questo tipo e non si può più accettare che i ritardi siano diventati una consuetudine".
"Men che meno possiamo accettare il silenzio della Regione Calabria che già in passato non ha pensato a tutelare la gran parte di questi lavoratori quando a guidare l’impianto era un’altra ditta, la Daneco spa. I diritti dei lavoratori non sono spazzatura e chiediamo rispetto della dignità!”
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