«Si sperava che nel corso degli anni, dopo tante battaglie politiche, culturali, sociali e giudiziarie contro Cosa Nostra, prevalessero nel Paese atteggiamenti di avversione e insofferenza contro la stessa e invece oggi ci troviamo a dover constatare una diffusa sensazione di rigetto del movimento antimafia che rischia di travolgere anche quanto di buono e di efficace esso ha prodotto». Così esordisce l’ex magistrato Di Lello nella prefazione al volume di Forgione.
La polemica sull’Antimafia sorta in questi ultimi anni sembra essere giunta al capolinea. Francesco Forgione, nel suo "I Tragediatori". La fine dell’Antimafia e il crollo dei suoi miti, (Ed.Rubbettino, 2016), analizza i motivi profondi di questa svolta rovinosa, individuando tutti i pericoli di un’antimafia opportunista e di facciata. Che cosa è diventata l’antimafia sociale?
Perché Francesco Forgione ha scritto questo libro?
Chi sono i Tragediatori?
A queste e ad altre domande risponderà l’autore Sabato 26 ottobre, alle ore 17,30 presso la Sala conferenze del museo di Tiriolo.
Saranno presenti oltre all’autore, Francesco Forgione, Luigi Mariano Guzzo (UMG Catanzaro), Don Pino De Masi (Ass. Libera), il giornalista Michele Albanese e Maria Antonietta Sacco, vice-presidente dell’Ass.ne Avviso Pubblico.
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