Icaro torna a volare: Al Marca il nuovo progetto creativo di Tania Romeo

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Tra performer, studiosi e oltre trenta artisti, il progetto di Tania Romeo riporta il mito al centro della scena culturale calabrese.

  05 dicembre 2025 23:45

di GUGLIELMO SCOPELLITI

Il pubblico che questa sera ha raggiunto il MARCA si è trovato immerso fin dai primi passi in un racconto che sembrava avanzare da solo, come se il mito di Icaro, riattivato da voci e gesti contemporanei, avesse ripreso a volare dentro le sale del museo. L’evento ideato da Tania Romeo ha costruito un ambiente fitto di rimandi, popolato da artisti, performer e studiosi chiamati a misurarsi con una figura che continua a interrogare il nostro tempo.

Il programma ha preso forma a partire dalla conferenza delle 19, poi proseguita con il vernissage delle 21, passaggio che ha aperto ufficialmente un percorso concepito come esperienza narrativa più che come semplice esposizione. Le tre figure scientifiche coinvolte — il critico e semiologo Jean-François Bachis, la linguista Mary Rose Florio e lo storico dell’arte Giuseppe Giglio — hanno offerto al pubblico una mappa per orientarsi tra linguaggi destinati a convergere sul nucleo simbolico del mito. Accanto a loro, una costellazione ampia di artisti e performer ha contribuito alla costruzione di un dialogo che ha unito arti visive, danza, musica e parola.

Durante la serata, le ragazze della scuola di danza diretta dal maestro Terry Surace hanno eseguito una coreografia che ha introdotto il pubblico in una dimensione fisica e immediata del mito, aprendo la scena alla performance di Giuseppe Zavaglia nel ruolo di Icaro, resa ancora più incisiva dalla presenza di Tania Romeo nei panni di Naukrates.

La direttrice artistica ha spiegato come la mostra riunisca arti visive, teatro, danza, moda e letteratura, descrivendo un percorso che «unisce il coraggio del volo, l’attenzione verso la luce, la bellezza del rischio creativo».

Tra le voci degli artisti, Cristiano Sandonà - in arte Sandos - ha portato un punto di vista personale e diretto: «Io nella Calabria ho ritrovato valori che, mi dispiace dirlo, nel nord sono stati dispersi. Quell’amore per la storia e per l’appartenenza», elemento che considera un patrimonio da difendere.

Il progetto proseguirà nei prossimi giorni con incontri letterari e un laboratorio di intaglio del legno guidato dal maestro Scarpino, mentre il finissage, previsto per il 10 gennaio 2026, promette una serata che unirà performance, moda e celebrazioni finali.

La serata inaugurale ha confermato la volontà di costruire un’offerta culturale che coinvolga studenti, famiglie, appassionati e studiosi. Un movimento collettivo che si raccoglie attorno a un mito antico, ancora capace di parlare al presente con un linguaggio netto e luminoso.


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