di FILIPPO COPPOLETTA
Antonio Calabro si è presentato in sala stampa con un sorriso e con in mano un cimelio inaspettato: la maglia di Pietro Iemmello. L’episodio, curioso e per certi versi distensivo, ha fatto seguito a qualche scintilla tra i due durante la partita, prontamente archiviata con un gesto di fair play che ha strappato applausi. L’ex tecnico del Catanzaro ha voluto sottolineare il valore simbolico di quel dono, portandolo con sé davanti ai microfoni quasi a ribadire la fine di ogni tensione.
Sul piano tecnico, l’allenatore della Carrarese non ha nascosto la soddisfazione per la prestazione dei suoi. "Abbiamo fatto molto bene nel primo tempo e bene anche nel secondo – ha spiegato – Questo ci ha portato a colpire tre legni e a creare situazioni pericolose, soprattutto con Cicconi. Avere la possibilità di vincere a Catanzaro non è semplice: se ti capita, significa che hai disputato una grande partita".
Calabro ha però ammesso che proprio "il dominio per larga parte del match, senza riuscire a concretizzare", ha lasciato spazio al ritorno dei giallorossi. "Forse il nostro errore è stato non chiuderla in quell’ora di gioco – ha proseguito – Anzi, in quel momento eravamo addirittura sotto, e vi giuro che non ho ancora capito come abbiamo preso quel gol a inizio ripresa. Il Catanzaro quando riparte ha gamba e qualità, e sapevamo che sarebbe stato complicato".
La sua analisi si è poi spostata sull’atteggiamento della squadra: "Siamo stati bravi ad avere coraggio, il vento ci ha aiutato ad alzare il baricentro e abbiamo tolto loro le linee di palleggio, cercando di limitarli con pressing alto. Alla lunga le energie sono calate, anche perché qualcuno veniva da problemi fisici e abbiamo dovuto sostituire Bozhanaj già dopo mezz’ora. Ma chi è entrato ha dato risposte importanti, da Finotto e Abiuso fino ad Arena e Sekulov, che ci hanno permesso di riequilibrare la partita anche a livello tattico".
Il pari strappato al “Ceravolo” conferma i segnali positivi visti già a La Spezia, e Calabro non lo ha nascosto: "Sono contento della mia squadra, della prestazione e dello spirito. L’anno scorso in trasferta avevamo fatto malissimo, otto o nove punti in totale. Adesso dopo due gare esterne ne abbiamo già portati a casa quattro, e questo significa che le scelte fatte sul mercato stanno dando ragione".
Il tecnico ha infine guardato avanti con fiducia: "Se riusciremo a mantenere il rendimento in casa, come nella scorsa stagione in cui siamo stati tra le prime quattro per punti interni, potremo toglierci soddisfazioni. La strada è quella giusta".
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