Il bambino in epoca Covid-19, confronto tra pediatri all'ospedale di Lamezia Terme

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L'ospedale di Lamezia Terme

  09 ottobre 2020 19:35

Ieri nell'Aula Ferrante dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia si sono riuniti tutti i Pediatri di Famiglia del distretto del Lametino, su invito della Responsabile della Struttura Complessa di Pediatria ed in presenza di un una rappresentanza di Neonatologi, per discutere della gestione del bambino in epoca Covid in vista dell’imminente periodo epidemico influenzale. Come è noto la Sars Covid 19 incide poco sulla morbilità e mortalità in età pediatrica, meno dell’influenza stagionale, ma il virus circola tra i bambini soprattutto con la riapertura delle scuole ed essi possono essere dei “diffusori” nell’ambito della popolazione generale.

Da qui la necessità di gestire il problema correlato alla patologia da Covid 19 in maniera consona, in modo da intercettare precocemente eventuali portatori e di evitare gli accessi impropri in Ospedale. Ciò può avvenire attraverso la sensibilizzazione delle famiglie, seguendo le indicazioni dei propri pediatri di libera scelta che, laddove lo reputino necessario, visitano i piccoli o li inviano presso l ‘Ospedale cittadino, opportunamente organizzato, fin dall’inizio pandemia, con percorsi dedicati ai bambini ed in costante condivisione dei percorsi diagnostico-assistenziali con gli stessi pediatri.

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Si è palesata nella discussione l’enorme difficoltà nella gestione delle assenze scolastiche dei piccoli pazienti, in molti casi per una non corretta interpretazione della normativa vigente, in particolare dell’ ultimo Decreto emanato dal Ministero della Salute. Abbiamo dovuto prendere atto di non poca confusione in alcune scuole riguardo alla necessità delle certificazioni di riammissione a scuola. E’ dunque importante chiarire che la certificazione del pediatra deve essere rilasciata solo dopo assenza per esclusivi motivi di salute e diversi da sintomatologia ascrivibile a Sars Covid 19, che la stessa assenza deve essere superiore a 5 giorni (3 nella Scuola dell’Infanzia) e che il certificato non va, invece, presentato quando i bambini non si recano a scuola per motivi non ascrivibili a patologia. Laddove, invece, l’assenza sia dovuta (secondo valutazione del Pediatra) a sintomatologia riconducibile ad eventuale contagio da Sars Covid 19, sarà necessario non un certificato, ma un Attestato di avvenuta esecuzione di tampone naso-faringeo con esito negativo per Covid 19.

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Si è, infine sottolineata l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, gratuita nella fascia di età 6 mesi-6 anni, che quest’anno verrà eseguita presso gli studi dei Pediatri di famiglia. Questa vaccinazione, oltre agli indubbi vantaggi nell’evitare le possibili complicanze nei bambini ed i disagi per le famiglie, ha un effetto protettivo anche nei confronti della popolazione, in quanto riduce la circolazione del virus influenzale e facilita la diagnosi differenziale con la Sars Covid 19-. Ottimo il clima collaborativo tra Ospedale e Territorio nell’interesse comune della salute e gestione in sicurezza dei piccoli del territorio.

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