Il Caso del giovane africano a Sellia Marina. "E' stato sempre trattato bene, ma non poteva distruggermi la casa". Parla il proprietario della casa

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images Il Caso del giovane africano a Sellia Marina. "E' stato sempre trattato bene, ma non poteva distruggermi la casa". Parla il proprietario della casa

  14 maggio 2020 16:11

di GABRIELE RUBINO

“Non ho sbattuto fuori nessuno”. A parlare è il proprietario della casa a Sellia Marina dove abitava un giovane africano che da qualche giorno staziona, in condizioni igieniche precarie, all’esterno dell’appartamento.

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Il proprietario racconta come la vicenda non sia soltanto una questione di affitto. Anzi, il contratto era di comodato d’uso che era ormai abbondantemente scaduto. Sta di fatto però che il giovane non avrebbe trattato al meglio l’ormai sua ex abitazione. Arredamenti e porte rovinate, una cassapanca pagata 1600 euro completamente distrutta. “Mi si spezza il cuore vedere casa mia in queste condizioni. Ho sudato per comprarla”, spiega ancora il proprietario che aggiunge: “Non potevo stare fermo lì a guardare mentre qualcuno la distruggeva”. L’uomo spiega di non aver avuto nessun particolare problema con il giovane africano, anzi di essergli sempre venuto incontro nei momenti di difficoltà. “Fino a qualche giorno fa, abbiamo pure mangiato assieme”, si dilunga ancora. Fino all’epilogo.

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“Non sono razzista”, ci tiene a precisare “ma da questa vicenda ho subito soltanto danni”. Il proprietario aggiunge un altro particolare che cambia lo scenario: “Ho saputo che il sindaco si era adoperato e trovato una nuova sistemazione al giovane, ma a quanto pare l’ha rifiutata”.

LEGGI QUI LA PRIMA PARTE DELLA STORIA

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