Il comitato Aeroporto Crotone: "No ad uno scalo stagionale. Dalla Sacal pretendiamo chiarezza sulla soppressione dei voli"

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L'aeroporto di Crotone
  09 settembre 2019 12:28

"Non siamo turisti ma semplici cittadini". E' quanto si afferma in un comunicato del Comitato
cittadino Aeroporto Crotone nel quale si precisa che "il gestore unico aeroportuale Sacal continua, con il benestare di Enac, a concretizzare il suo folle progetto di rendere l'Aeroporto
crotonese uno scalo 'stagionale'". "Il 26 ottobre, come se tutto fosse normale e rientrasse in
questi assurdi piani - è detto nel comunicato - uno dei tre voli di linea attualmente operativi cesserà impedendo a tanti concittadini crotonesi residenti in Germania di poter ritornare.
È stata promessa la ripresa di questo volo dal prossimo aprile ma ad oggi i voli non risultano acquistabili. Purtroppo, abbiamo già vissuto situazioni simili: il volo Crotone-Pisa pur
viaggiando sempre pieno è stato cancellato il 31 agosto 2018. Nasce in noi la paura, quindi, che le promesse non vengano mantenute soprattutto in considerazione del fatto che Sacal
continua a non render pubblico nessun piano di investimenti ed il suo impegno economico per il 'Pitagora'. Il gestore unico continua a dimostrare di aver solo un fine: mantenere aperto
l'Aeroporto di Crotone con i soldi pubblici. La Sacal ha questo comportamento solo e soltanto perché Enac è accondiscendente e, quindi, complice di questa gestione volta a far diventare lo
scalo pitagorico un vero e proprio spreco di soldi a fronte di un'offerta volativa veramente inconsistente. Infatti, dopo aver siglato l'accordo con la Regione Calabria e la Sacal, i comuni
costieri hanno rinunciato al 15% delle royalties Eni che dovrebbero corrispondere a circa 1 milione di euro all'anno per i prossimi 3 anni. Quindi, significherà che avere il contentino
di 3/4 voli di linea neppure quotidiani si spenderanno nei prossimi 3 anni oltre 17.000.000 milioni di euro (3 milioni dalle Royalties, 9 milioni di oneri di servizio, oltre 3 milioni di euro accantonati in passato e non utilizzati, oltre 2 milioni di euro per la recinzione dell'aeroporto)". "Riteniamo tutto ciò scandaloso - riporta ancora il comunicato - e siamo certi che le azioni adottate non siano la soluzione ideale per far uscire lo scalo crotonese dallo stato di precarietà nel quale Sacal, Enac, Regione Calabria e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lo relegano nonostante sia stato inserito tra gli aeroporti di interesse nazionale. Fra tre anni a causa della miopia politica e dello sciacallaggio di Sacal, sarà conclamato che l'aeroporto di Crotone non ha la capacità di poter volare da solo e che lo stesso ha necessità di continui finanziamenti. Con questo spirito il 26 ottobre ci ritroveremo in aeroporto per salutare con un flash mob l'ultimo volo per Norimberga, invitiamo tutti a partecipare, perché insieme possiamo vincere questa battaglia per i nostri diritti e per il futuro di questo territorio. Noi non rimarremo in silenzio, non rimarremo indifferenti, noi saremo sempre vigili sul nostro scalo perché rappresenta l'unica infrastruttura del territorio crotonese che ci collega al resto
d'Italia e d'Europa! Vogliamo esser liberi di partire, liberi di tornare".

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