Il commissario Longo 'boccia' la Giunta: "Non fornito adeguato supporto". Intanto ordina l'aiuto esterno per coprire le lacune

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Guido Longo

Decreto dai contenuti forti del commissario ad acta della sanità calabrese

  15 febbraio 2021 17:47

di GABRIELE RUBINO

E' un urlo nel limbo di solitudine in cui si trova ormai da mesi. Il commissario della sanità calabrese Guido Longo prova a divincolarsi dalla morsa 'grigia', causata anche dai ritardi della Regione. L'ex prefetto di Vibo Valentia scrive in un decreto (il numero 26) appena adottato: "della persistenza delle condizioni inidonee riguardo al personale, agli uffici e ai mezzi necessari all’espletamento dell’incarico commissariale". Nonostante i superpoteri attribuitegli dal Decreto Calabria 2 non li può ancora utilizzare. Vuoi per la mancata nomina dei sub-commissari (colpa del precedente governo) e vuoi perché il supporto Agenas è stato ritenuto non adeguato (sulla qualità dei profili indicati dall'agenzia ministeriale) dallo stesso commissario e la famosa struttura commissariale da 25 unità non è stata ancora costituita (LEGGI QUI L'ANTICIPAZIONE DE LA NUOVA CALABRIA).

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LA DELIBERA DELLA GIUNTA NON RISPONDE ALLE ESIGENZE DI SUPPORTO ALLA STRUTTURA COMMISSARIALE- In quest'ultimo caso la 'colpa' è da rintracciare nella Cittadella. Infatti, con il decreto firmato da Longo arriva anche una sonora bocciatura di quanto fin qui messo in campo dalla Giunta regionale, nonostante i proclami sulla 'collaborazione' enunciati dal presidente facente funzioni Nino Spirlì. Per ovviare alla questione del 'dream team' dei 25, l'esecutivo regionale aveva pensato di 'mettere a disposizione' di Longo l'intero dipartimento, senza però assegnargli nessuna unità di personale. Per Longo "la suddetta Deliberazione (la n. 2 del 13 gennaio 2021, ndr), per le motivazioni di seguito esplicitate, non risponde adeguatamente alle esigenze di supporto della struttura commissariale, atteso che il Dipartimento Tutela della Salute, Servizi Sociali e Socio Sanitari presenta tuttora una grave carenza di risorse umane": Il direttore generale Francesco Bevere aveva avviato nei mesi scorsi avviato una procedura di riorganizzazione del dipartimento più disastrato della Cittadella, arrivando a chiedere fino a 128 unità aggiuntive per farlo funzionare decentemente. Tuttavia con la procedura di mobilità d'ufficio attivata ne sono arrivate soltanto 4. Di conseguenza, non è stata costituita la struttura commissariale da 25. La delibera di Giunta ha di fatto "interrotto la procedura di mobilità d’ufficio". Inoltre, Longo ricorda come "attualmente alcuni Settori di strategica importanza sono del tutto privi di personale, sorreggendosi esclusivamente sull’apporto lavorativo dei c.d. “utilizzati”, presenti nel numero di 30 unità".

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PER AUTORIZZAZIONI E ACCREDITAMENTI, FARMACI E FLUSSI INFORMATIVI IL COMMISSARIO CHIEDE L'AQUISTO DI SERVIZI CONSIP- Una palude. Il commissario così, nelle more dell'attuazione di quanto previsto dal Decreto Calabria 2, individua le criticità maggiori nel dipartimento. Infatti ha disposto che Bevere debba provvedere all’individuazione e all’acquisizione "di servizi idonei a garantire il supporto necessario alle azioni del mandato commissariale in relazione particolarmente al rilascio di autorizzazioni e accreditamenti, alle procedure di acquisizione e distribuzione dei farmaci ed alla elaborazione e verifica dei dati relativi ai flussi informativi sanitari obbligatori, necessari alla adozione delle scelte di governo del Servizio sanitario regionale, reperibili tramite CONSIP S.p.A. o mercato elettronico, per un periodo minimo di 6 mesi". Si deve andare all'esterno per coprire queste lacune. E Longo prova a rompere le catene dell'isolamento.  

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