C’è il sì ai documenti contabili ed anche al riconoscimento del maggior costo per il servizio dei rifiuti. In una delle ultimissime sedute del Consiglio regionale di questa legislatura, a fatica, si chiude la partita del rendiconto 2018 e dell’assestamento di bilancio a seguito del giudizio di parifica della Corte dei Conti. Il via libera è arrivato dopo un "sudato" parere favorevole dei revisori dei conti.
OK AL RENDICONTO E ALL'ASSESTAMENTO DI BILANCIO- A relazione sui due provvedimenti – come riporta l’Agi- è stato il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Aieta, presidente della seconda commissione “Bilancio e Programmazione”. Con riferimento al Rendiconto, è stato evidenziato che le entrate per il 2018 sono state quantificare in 6,7 miliardi, le spese in 6,4 miliardi, con un saldo di competenza di 202 milioni, con un risultato di amministrazione di 1,156 miliardi. Quanto all’assestamento del bilancio 2019-2021, l’ammontare della manovra è pari a 16,5 milioni per il 2019 e 5,6 milioni circa per il 2020. Nella relazione al provvedimento si legge che “la maggiore disponibilita` deriva quasi esclusivamente da risparmi di spesa e da minori accantonamenti. Le maggiori entrate, per l’importo complessivo di 1,4 milioni, sono inerenti sostanzialmente a restituzioni e rimborsi da parte di soggetti pubblici e privati. Una parte di tali entrate e` a destinazione vincolata e, quindi, e` contestualmente riportata nella parte spesa, per un importo complessivo di 523 mila euro. All’importo di 1,4 milioni – si precisa ancora - si e` aggiunta la somma di 15,1 milioni derivante da riduzioni di stanziamenti inizialmente presenti nel bilancio ma per i quali non e` prevista l’assunzione di obbligazioni entro la fine dell’esercizio in corso”. Pertanto – si legge nella relazione alla manovra di assestamento – “la scelta effettuata dalla Giunta e` stata quella di destinare tali risorse, complessivamente pari a 16 milioni circa, in via prioritaria alla copertura del disavanzo che emerge dalla chiusura definitiva dei conti, a un ulteriore accantonamento a fondo contenzioso (che sommato alle quote accantonate nel risultato di amministrazione e` ora, complessivamente, pari a circa 55 milioni), alla copertura di spese di carattere obbligatorio, alla copertura di debiti pregressi, ad altri accantonamenti obbligatori previsti dalla normativa vigente e, infine, per implementare le dotazioni finanziarie necessarie a garantire il maggiore fabbisogno manifestatosi nel corso dell’anno in specifici settori”. Per l’anno 2020 – specifica ancora il provvedimento – “la Giunta ha destinato le risorse disponibili a spese inderogabili e ad accantonamenti che servono a garantire il corretto funzionamento della gestione anche nell’eventualita` di esercizio provvisorio per i primi mesi del prossimo esercizio”. In buona sostanza, l’accantonamento sul capitolo del contenzioso è stato deciso in virtù del potenziale rischio legato alla partita dei crediti-debiti fra Regione e comuni sulle tariffe idriche (quasi tutte ante Sorical) e su quella dei rifiuti.
AUMENTO DEL COSTO DEI RIFIUTI CON IL CONGUAGLIO DEL 2019: OLTRE 14 MILIONI DI EURO IN PIU'- Oltre alle pratiche relative ai conti, è stato approvato il conguaglio della tariffa di conferimento dei rifiuti urbani per il 2019. Tradotto significa che i comuni dovranno pagare una quota aggiuntiva alla Regione. A relazionare il provvedimento in aula è stata l’assessore regionale all’Ambiente, Antonietta Rizzo. “Sulla scorta delle condizioni gestionali esistenti a gennaio 2019 – ha esordito la Rizzo – il costo complessivo della gestione del sistema di trattamento dei rifiuti era stato valutato in 87,363 milioni, con l’espressa previsione di operare, qualora necessario, i necessari conguagli al fine di assicurare la copertura integrale degli oneri sostenuti dalla Regione. Nel corso dell’anno – ha proseguito l’assessore all’Ambiente - una serie di venti concomitanti, tra cui il notevole aumento del prezzo unitario di smaltimento nella discarica privata di Crotone e l’incremento di prezzo per il trattamento dell’umido presso l’impianto privato di Rende ha comportato l’aumento degli oneri gestionali, il cui valore finale, proiettato a fine anno, risulta di euro 102,2 milioni, con un incremento di 14,8 milioni rispetto al dato previsionale”. La Rizzo ha spiegato che “questa situazione è stata portata a conoscenza degli Ato lo scorso 30 ottobre, in una riunione in cui ci è cristallizzata la necessità di tenere conto dei maggiori costi al fine di assicurare copertura finanziaria al costo di gestione sino al 31 dicembre prossimo”. Dopo l’intervento della Rizzo, ha preso la parola il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Giordano, che ha espresso “perplessità su questa rettifica della previsione sul costo della gestione dei rifiuti che andrà a gravare sui Comuni”, chiedendo “da cosa sia dipesa la sottostima: Giordano ha poi chiesto se il provvedimento all’esame “abbia i caratteri dell’indifferibilità e dell’urgenza”. Nella replica, l’assessore Rizzo ha sostenuto che “la sottostima è dipesa dall'esplosione del ‘sistema Roma’ che ha creato un’emergenza, invadendo tutte le discariche e determinando un aumento del prezzo di mercato”, specificando comunque che la legge in discussione è “indifferibile e urgente perché copre il costo fino al 31 dicembre 2019”.
L'ORDINE DEL GIORNO SUI TIROCINANTI PRECARI- In apertura dei lavori, il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno, presentato da Franco Sergio dei “Moderati”, in merito ai tirocinanti dell’amministrazione della giustizia; ai tirocinanti degli enti locali rientranti nell’ex bacino dei percettori di mobilità in deroga; ai tirocinanti Mibact; ai lavoratori in servizio presso il Miur; in ordine alla storicizzazione dei precari della Regione”. Nell’ordine del giorno si impegnano il presidente della Giunta e la Giunta regionale ad adottare tutti gli interventi finalizzati alla stabilizzazione e al pieno utilizzo di questi lavoratori. Sul punto si è quindi sviluppato un breve dibattito, aperto da Giuseppe Pedà, della Casa delle libertà, che ha osservato: “Un ordine del giorno come questo è importante ma dev’essere seguito dall’attuazione, e purtroppo l’esperienza ci dice che questo da parte della Giunta non avviene. Subordino il mio sì alla risposta da parte della Giunta sull'istituzione dello sportello fisico della Zes”. Gianluca Gallo, capogruppo della Casa delle libertà, ha parlato di “gravi ritardi della Giunta” nell’affrontare e risolvere le problematiche del precariato e di “preoccupazioni per il futuro di queste categorie”. Secondo Giuseppe Aieta, del Pd, “bisogna fare chiarezza su questi lavoratori che hanno svolto compiti importanti”. Domenico Giannetta, di Forza Italia, ha “auspicato un atteggiamento unitario e bipartisan, anche se nei fatti questa maggioranza sta dimostrando di non essere molto chiara”. A parere di Fausto Orsomarso, del Misto, “questo ordine del giorno non ha senso a fine legislatura, però bisogna dire che per 5 anni sulla materia del precariato la Giunta è stata ferma, anche nel pressing con il governo nazionale, e sono stati fermi gli uffici”. Carlo Guccione del Pd ha detto di “condividere ‘ordine del giorno, che tuttavia è un documento che dovrà essere consegnato al futuro presidente della regione, visto che questa legislatura è andata com’è andata, senza nemmeno un piano per il lavoro che pure era stato preannunciato”.
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