Il corsivo. A Soverato per effetto del Covid la paura fa... 180. Che serva da lezione!

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images Il corsivo. A Soverato per effetto del Covid la paura fa... 180. Che serva da lezione!
Noa Club di Soverato
  13 agosto 2020 19:48

di ENZO COSENTINO

Un nuovo numero da aggiungere nella “smorfia” dei sogni:

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180 che è il doppio di 90 che per le giocate al lotto identifica la paura. Si, a Soverato la paura di covid 19 fa 180 (e forse più) dopo il caso del ragazzo di Girifalco risultato positivo al virus. E nel corso della sua notte forse spensierata, troppo spensierata, in discoteca a Soverato si è ritrovato positivo. E lo ha rivelato lui stesso sui suoi profili social. Non poteva non scattare l’ora X nella ridente Perla dello Jonio. L’allarme ha scatenato la corsa ai tamponi da parte di quanti in quella notte di baldoria hanno frequentato gli stessi posti in cui ha girovagato il ragazzo di Girifalco.

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Tensostruttura immediata d’emergenza a Soverato e non poche difficoltà per disciplinare e fronteggiare la richiesta di tamponi. L’allarme per il rischio contagio è ora generalizzato e si è diffuso a macchia di leopardo. E non mettiamo da parte il rischio che la stessa cosa possa accadere altrove si pratica la movida in questi giorni di calura e festaiola.  Si affronta la crisi economica di una categoria di operatori turistici ma si mette a repentaglio la salute e la vita di tanti altri. Perché non eravamo e non lo siamo ancora abituati a rispettare le regole preferendo giocare alla “roulette russa”, sfidare qualcosa che è più forte di noi in partenza: un virus mostruoso che quando sembra messo all’angolo invece di colpo ritorna sul ring della nostra quotidianità. Dispiace per i giovani e le nuove restrizioni imposte dalla Regione ma è nel loro interesse, anzi nell’interesse di tutti, mai come in questo momento osservare le regole. Sbagliate, giuste? Non osservarle porta a questi incidenti. E la circostanza mi impone di evidenziare la riflessione  del nostro lettore. Quella di  Saverio Palermo quale cittadino benpensante, riflessione che è anche il  frutto della sua esperienza acquista in tanti anni al “Pugliese- Ciaccio” come primario.

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La riflessione di Saverio Palermo

“Sara' forse vero che io sono un po' dittatore, etichetta da troppi attribuitami ,ma più che mai in questa vicenda "covidiana" sono convinto che occorre schierare l'esercito. In Calabria non possiamo permetterci per nessun modo di abbassare la guardia e ed essere permissivi, tolleranti. Inutile promulgare leggi e circolari se non si ha la capacita' di farle rispettare, se chi rappresenta lo Stato non ha il controllo del territorio. Sarò forse pre banale ma sono convinto che questa è una fase troppo delicata della nostra storia nella quale non si gioca solo il presente ma il futuro di almeno  una generazione per lasciarla alla responsabilità o piuttosto irresponsabilità di una popolazione o parte di essa che non e' capace di autogestirsi ed autodeterminarsi. E' non è perché ho paura in quanto anziano.Ormai direi che sono pronto quasi a tutto...ma mi irrita, e come me sicuramente tante altre persone responsabili,  il pressappochismo la superficialità l'incapacità di assumere con coraggio le decisioni che ci si aspetta da chi ha in mano la gestione della "cosa pubblica”

Uno sfogo dopo i recenti fatti Soverato, il mio? Si, ma anche  una presa d’atto che i destini di una Nazione, di una regione, di una comunità in parte si possono realizzare soltanto se il popolo vuole elevarsi veramente a  costruttore di pace e di rispetto per se stessi ma soprattutto verso gli altri”.

 

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