Il corsivo giallorosso. A Vibo un punto guadagnato per continuare a guardare avanti
11 ottobre 2020 19:18
di ENZO COSENTINO
Non si è pentito (san) Luca Martinelli per il fallo commesso nelle prime battute del secondo tempo e che gli è costato un “rosso” e la via degli spogliatoi. Però ha chiesto scusa al tecnico, ai compagni. Scuse accettate!
L’episodio che poteva sconvolgere i piani di mister Calabro apre un interrogativo destinata a restare, però, senza risposta: “in undici le “Aquile” avrebbero potuto gioire per un risultato diverso?”. Chissa! Ma il punticino ha un valore che van ben più oltre la classifica. Conferma che la squadra è reattiva. Catanzaro di carattere - ed è un passo in avanti- con una garanzia di tenuta nervosa quando si trova in difficoltà. Poteva anche entrare un pallonetto nella rete di Mengoni (che non è il cantante ma un discreto portiere): più calma, forse, ma non si può sempre avere tutto in una partita peraltro con il retrogusto del derby e che la Vibonese ha giocato anche con grinta.
I due tecnici non possono lamentarsi, loro hanno fatto il possibile ma nessuno dei due ha avuto l’asso vincente. Beh, fra i pali il Catanzaro ha il suo portiere di tutto rispetto e il suo miracolo della domenica l’ha fatto. Si chiama Branduani ma c’è anche chi questo cognome gli e lo “deforma” in Branduardi. Quasi volesse dire che Branduani fra i pali ha una bella voce anche quando “sgrida” qualche suo compagno della difesa.
Certo dovranno arrivare nelle prossime gare le verifiche dello stato di salute giallorosso. Calabro è un tecnico ma anche il carisma del “buon padre di famiglia”. A tavola c’è posto per tutti. A patto che quel posto se lo siano guadagnato. Benediciamo il punto di Vibo!
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