Il corsivo giallorosso: Aquile con ali tarpate, i "canarini" diventano usignoli e cantano vittoria

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images Il corsivo giallorosso: Aquile con ali tarpate, i "canarini" diventano usignoli e cantano vittoria

  29 marzo 2025 18:44

di ENZO COSENTINO

Aquile? No, miti colombelle. Del resto siamo nel periodo che precedono le festi pasquali. Perché “graffiare” un Modena niente di che. Squadra battagliera. Ha fatto capire subito al Catanzaro che aveva preparato un bel “pacco” con tortellini amari.

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Due, come i gol subiti dalle aquile, velenosi.

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La torre giallorossa dopo mezzora di partita si incrina colpita dalla bomba degli avversari. Caserta, rivede il piano di rientro. Il Catanzaro del dopo pausa è più propositivo in attacco. Pietro Iemmello da la carica ai suoi. Lo zar si muove con tranquillità, incute paura agli avversari che tentano di limitargli spazi e movimenti da campione. Si, da campione e mette dentro il pallone del momentaneo pareggio. La folla meravigliosa presente sugli spalti, sempre di più innamorata dal Catanzaro, si rianima e… sogna di tornare a casa con tre punti in più in classifica.

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Ma purtroppo in campo non c’è gloria per le “aquile” di colpo ammosciate.

Il Modena approfitta e rifila il secondo gol che resterà sino alla fine quello decisivo per far crollare nuovamente la torre giallorossa.

Mister Caserta con le sostituzioni, in cuor suo, ha sperato nella mossa giusta ma gli emiliani son rimasti fortemente squadra combattiva e compatta, non ha sbagliato un sol colpo nel difendersi e la partita è scema…ta via fra il coro dei padroni di casa e la delusione del popolo giallorosso (quello presente sugli spalti del “Braglia” e quello che ha sofferto nel dopo pranzo sul divano di casa dinanzi ai monitor.

Una sconfitta da mettere subito in archivio, alla quale non bisogna pensare più di tanto. NO, tecnico e squadra dovranno tornare a riesaminarla minuto dopo minuto. Cosa non ha funzionato a Modena?

Del resto non si può sempre vincere (o pareggiare), qualche schiaffo si può prender. Come è accaduto in terra emiliana. E’ importante non porgere l’altra guancia. Se veramente si voglio acchiappare le stelle e non le…farfalle.

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