di ENZO COSENTINO
Velenose le…punture delle “vespe” stabiesi inflitte alle “aquile giallorosse”. Una sconfitta meritata. Se la è andata a cercare. Tocchi di campana lugubri. Ma non era oggi la giornata festa del lavoro? L’ha onorata da par suo Pignacelli. Onore al merito per il portierone giallorosso. Almeno tre interventi provvidenziali. A chi ha visto la partita dal vivo - o standosene sul divano -ma in delirio tremens- sino alla fine un dubbio atroce: il Catanzaro ha le gomme a terra e il motore in panne? Anema e core lasciati negli spogliatoi? Ha staccato il biglietto “fine corsa” del viaggio verso le stelle?
Interrogativi che esigono risposte certe e che fanno male al cuore, sempre palpitante, del meraviglioso popolo giallorosso.
Dopo la sconfitta subita con il Palermo al “Ceravolo”- diamine!- a Castellammare di Stabia si pretendeva qualcosina in più. A mò di esempio: senza l’involontaria toccata in area del pallone con un dito da Scognamillo che ha causato il rigore registrato dal Var (che è valso il raddoppio dei padroni di casa)il Catanzaro sarebbe rimasto in corsa per un risultato utile? Chissà!
Per…amor di Patria è da mettere un mattone sopra ogni eventuale “se” anche in chiave formazione. Con i se e con i ma non si va da alcuna parte. Intentare processi postumi non vale, non serve, anzi fa più male. Sconfitta, dunque, bruttissima, quella rimediata dalle aquile. Aquile che sembra non avere pù forza e stimoli giusti per puntare nel volo alto e vincente.
Hanno fatto sognare e di questo se ne deve dare atto. C’è un residuo di stagione da vivere e il Catanzaro sicuramente farà di tutto per viverla nel migliore dei modi. Il gioco del calcio è bello perché è il gioco anche dell’improbabile che si può avverare.
Ora tutti ad attendere domenica lo scontro con la Sampdoria al “Ceravolo”. Sotto la luce artificiale nell’ora tarda. Qualcuno dice: questi sono gli orari del ca…lcio! Ma in campo non vanno robot!
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