Il corsivo giallorosso, la prima vittoria è arrivata: grazie a tutte le "Aquile" e per Cisse un gol da splendida cornice

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images Il corsivo giallorosso, la prima vittoria è arrivata: grazie a tutte le "Aquile" e per Cisse un gol da splendida cornice


  25 ottobre 2025 22:32

di ENZO COSENTINO

Grande Cisse. Un gol da splendida cornice. Il primo dinanzi al suo pubblico. Prima e salutare vittoria per un Catanzaro, tutto testa, cuore e piede. Stadio “Nicola Ceravolo”: è qua la festa, sugli spalti, sul campo. Nello spogliatoio, le “Aquile” brindano. Forse, da lontano un esorcista li ha sbloccati dal malocchio. Da scommettere:: Aquilani il più felice. La rinnovata fiducia della società lo ha sbloccato. Perfetta lettura per tutta la gara dell’andamento del gioco.

Per il Palermo la prima sconfitta ma è una squadra solida e lo ha dimostrato in ogni reparto, c’è la mano di un tecnico di provate capacità come Pippo Inzaghi che comunque ha incassato una sconfitta che…scotta.

Due peccati veniali in tinta giallorossa che possono essere certamente…perdonati stante la caratura tecnica di chi li ha commessi. Quello al 44° da Pontisso che solo, meravigliosamente solo, dinanzi al portiere palermitano fa cilecca nel tiro conclusivo e quello un minuto dopo da capitan Iemmello che di testa” sbuccia” la sfera.

Iemmello si fa perdonare subito con il passaggio al bacio a Cisse che piega ai suoi piedi i siciliani.

Il secondo tempo l’atto più interessante vissuto intensamente dai protagonisti. Ma il Catanzaro non molla la presa e il profumo della prima vittoria giallorossa inonda la curva e tutti gli altri settori.

Catanzaro, dunque in crescita e i tre punti rilanciano le sue qualità di squadra. Anzi no, di tutto il gruppo che la famiglia Noto ha consegnato a mister Aquilani con giovani di sicuro valore.

Non era questa con il  Palermo una gara “facile”- ammesso e non concesso che nel calcio specie di serie B si possa parlare di “partite facili”- e lo si è constatato nei 90 e passa minuti di lotta. Un altro “fiorellino” di giornata, la terna arbitrale guidata da un Pairetto  anche lui in perfetta forma.

In una serata di ottobre, dunque, la rinascita delle “Aquile”. Unghie che ora sanno graffiare e lasciare il segno e ali aperte. Per  volare, forse verso dove vorrebbe il cuore del  grande pubblico di questa Catanzaro calcistica.

 

 

 

 


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