Il Corsivo giallorosso. La prima vittoria fa esplodere la gioia nei salotti dei tifosi ma arriva anche negli spogliatoi del "Ceravolo"

di ENZO COSENTINO

Pioggia e vento sul “Ceravolo”. Hanno portato bene ai giallorossi nella silenziosa serata dell’esordio stagionale sul proprio campo. Ve l’immaginate come sarebbe esplosa la mitica curva “Massimo Capraro” e non solo, al momento del gol e alla fine della gara!  Per salutare la prima vittoria che riscatta, in pieno, la sconfitta di Potenza. Povero calcio in questo momento di limitazioni degli accessi negli Stadi. Niente abbracci – il Covid è sempre in agguato- per Verna il mattatore della serata. Meglio star cauti si saranno detti le “aquile”. Gioia e contentezza comunque ovunque i tifosi hanno seguito a distanza le fasi dell’incontro. Magari qualche innocente imprecazione ogni qual volta- e sono state tante- vuoi per errore del tiratore, vuoi per bravura del portiere della Paganese il pallone che doveva sbloccare il risultato –come si diceva un tempo- ad “occhiali”. Complimenti, comunque, per tutti. Mister Calabro in testa.

Un Catanzaro con qualche marcia in più e, dunque, sempre più vicino ad assumere le sembianze di una squadra che può arrivare senza fiato corto alla fine del campionato. Un auspicio sostenuto dalle geometrie che nella gara con la Paganese hanno dato frutti. Godersi questa vittoria è d’obbligo. E’ una prima iniezione di “vaccino”. E Dio solo sa quanto in questo momento nel calcio vi è tanto bisogno di vaccino. Un Catanzaro, quindi, che gioca e il suo segreto, che già non è tale, potrebbe essere mister Calabro. Il segreto di Calabro: aver creato un clima di armonia all’interno dello spogliatoio. Dove si respira aria di tranquillità e fiducia nei valori tecnici dei singoli. E questo fra crescere a dismisura la speranza di poter tornare sugli spalti del “Ceravolo” e dei campi in trasferta per quel grido che ancora è musica: Forza Catanzaro!

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