Il corsivo giallorosso. Ritorno dall'inferno e al "Ceravolo" si torna ad applaudire

il corsivo giallorosso

di ENZO COSENTINO

Ben tornati dall’inferno, giallorossi! Freddo invernale sul “Ceravolo” senza pienone. Lettere e letterine non hanno fatto braccia su i cuori degli scettici. Hanno preferito il calduccio di casa. Peggio per loro: le aquile non si son lasciate azzannare dai lupi irpini e hanno- finalmente- mostrato gli a…rtigli. Una vittoria utile per il Catanzaro: commuove l’ambiente, muove la classifica, gratifica Grassadonia, calma lo spogliatoio. Tutti utili, nessuno indispensabile. Sana concorrenza. Tre gol son tanti per una squadra che già si dava per finita, ovvero fuori dalla mischia per il vertice. Torna la vittoria e il futuro torna a tingersi di verde. Gli applausi a fine gara riscaldano mani e cuori di un ambiente che rischiava la depressione e faranno dimenticare i fischi a fine derby.

Favalli ha promesso spumante ai compagni per festeggiare il suo primo gol giallorosso. Per Kanoutè il gol invece è ordinaria amministrazione e contro un “normale” Avellino avrebbe potuto far anche un “pieno” ma la serata fredda in un paio di occasioni gli ha giocato un brutto scherzo sul piedino miracoloso e i palloni son finiti alle stelle (che non c’erano nel cielo cupo sopra il “Ceravolo”). Bravo Nicastro. Un bel colpo di testa per spianare la strada al successo già aperta da Favalli. Rientro a casa con il sorriso per gli irriducibili fans giallorossi. Una vittoria che vale quanto un piccolo mattone, ma ce ne voglio subito altri se si vuole restare in corsa per arrivare al campanile. Davvero brutti pensieri, critiche sono stati sotterrati?

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