di ENZO COSENTINO
Non ci sono epiteti per definire il finale del Catanzaro! Una follia o la saga degli orrori, anzi degli errori. I giallorossi avevano il derby in pugno grazie al gol stupendo di Pompetti.
Si domanderanno in tanti, fra i tantissimi tifosi giallorossi, perché mister Caserta nel finale si sia giocata la carta La Mantia(attaccante) e non quella di Antonini(difensore). Eroici, invece, i lupi rossoblù che in dieci hanno lottato sino alla fine. E hanno colpito al cuore: poco importa se su rigore.
Due punti buttati al vento che anche materialmente ha soffiato sul “Gigi Marulla”.
Che neo grande grande quel vuoto sugli spalti riservati ai sostenitori ospiti per la decisione (discutibile) di inibire la presenza dei supporters del Catanzaro.
Qualche nota positiva cerchiamola con il lanternino: la prestazione sia pure in pochi minuti di gara di Brignola. Cuore e tanta corsa.
Pittarello, un contributo importante è stato determinante è stato il suo illuminante pallone sui piedi di Pompetti nell’azione del gol che se fosse rimasto l’unico della partita, sarebbe “entrato” nella storia dei derby fra Catanzaro e Cosenza.
Il derby di Santo Stefano 20024 si è giocato con un “tempo supplementare” considerato quanto è stato lungo il minutaggio del recupero.
Resta poco da scrivere ancora. E da recriminare. Allora una pietra sopra e occhio e testa alla prossima gara, al “Ceravolo” , con la Salernitana.
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