di ENZO COSENTINO
La metamorfosi del Catanzaro ora preoccupa: da “aquile” pronte a volare alto ad “agnellini” . Squadra ancora afflitta dalla “sconfitta virus” e il vaccino Auteri non attecchisce. A Potenza è continuata la discesa al cospetto di un centinaio e passa di irriducibili tifosi, fortemente delusi. Possibile che se manca Tulli (torna presto!) di palloni giallorossi nella rete avversaria non se ne vedono? Un bel guaio! Auteri ora è chiamato veramente ad una impresa fuori dal comune ma forse prevista quando è stato richiamato al timone di un Catanzaro che in avvio di stagione non ha avuto la necessaria brillantezza per mettere la sua orma stabile nelle prima caselle della classifica. Forse pagando un prezzo per qualcosa che non ha funzionato nella ristrutturazione della squadra, Non è tempo di processi comunque. Non servirebbero a spingere in alto la squadra. Anzi metterebbero in circolo una destabilizzazione all’interno del clan, sfilaccerebbero i rapporti con la piazza.
E la piazza giallorossa ha un ruolo importante in questo momento di quotazioni al ribasso. A Potenza la crisi di risulta dei giallorossi potrebbe aver svoltato l’angolo buio. Per cui dal prossimo incontro di cartello (c’è il Bari) si faccia ogni sforzo per restare vicini, vicini, alla squadra, alla società perché qualcosa che ancora il Catanzaro ha in mano (playoff) non sfugga. I veri amici si vedono al momento del bisogno. Vietato far male dunque al Catanzaro. Con il Bari i giallorossi torneranno ad essere “aquile”. Del resto questo è il calcio!
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