Il corsivo in... giallorosso. Dopo il primo ko del Catanzaro: "Senza "primi violini" non c'è orchestra"

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images Il corsivo in... giallorosso. Dopo il primo ko del Catanzaro: "Senza "primi violini" non c'è orchestra"

  27 settembre 2020 21:20

di ENZO COSENTINO

A Potenza nella prima di campionato, per il Catanzaro non poteva andare peggio. A parte le…attenuanti generiche.

Una orchestra, ad un concerto, senza “primi violini” non può pretendere applausi. Anche se sul podio a dirigere c’è un bravo maestro. Ma c’è ancora tempo per rimediare e quindi non c’è da fare altro che mordersi la lingua e aspettare che l’orchestra sia completata con gli strumenti che attualmente mancano. Poi si capirà che musica il Catanzaro dell’era del Covid  suonerà nella stagione appena iniziata.

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Un passo falso? Direi di no perché era nelle previsioni, anche se nel calcio nessuno vuole sentirsi sconfitto sulla carta. Poi sul campo si misurano i valori. Una sconfitta che però può essere si il campanello d’allarme ma anche una occasione per prendere atto ancora di più e meglio sul da farsi. E non va sottaciuta una massima importante: “Senza dinari non si cantano missi”.

L’orgoglio giallorosso fra la folla di supertifosi deve restare intatto. E da Potenza è arrivata anche un'altra dura indicazione: quanto possa essere penalizzante l’assenza di quella truppa di irriducibili al seguito che ha caratterizzato sempre –nel bene e nel male- le trasferte delle Aquile. Anzi per ora chiamiamoli “aquilotti” in attesa che arrivi il tempo in cui apriranno le ali e prenderanno il volo. Possibilmente il più alto possibile!  

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