Il Decreto Calabria è stato approvato oggi in via definitiva al Senato. Il provvedimento è stato licenziato a Palazzo Madama con 137 voti favorevoli, 103 contrari e 4 astenuti. La maggioranza ha deciso di non toccare il testo uscito dalla Camera bocciando tutti gli emendamenti delle minoranze. Uno dei primi effetti è il venir meno del blocco automatico del turn over, scattato circa un mese fa quando è stato notificato alla Regione il verbale del Tavolo “Adduce” che aveva certificato lo squilibrio nei conti del preconsuntivo 2018.
NUOVI COMMISSARI STRAORDINARI IN ARRIVO Per il servizio sanitario regionale calabrese inizia un periodo di supercommissariamento che durerà circa un anno e mezzo. Con i nuovi poteri speciali conferiti al commissario ad acta Saverio Cotticelli, molto presto, arriveranno i nuovi manager delle Asp e delle aziende ospedaliere che saranno incaricati con un decreto del ministro Giulia Grillo. L’operato di questi ultimi sarà vagliato ogni nove mesi dal generale Cotticelli. Sbarcherà in Calabria, fra circa un mese, una unità di crisi formata da funzionari ministeriali che analizzeranno da vicino le criticità della rete ospedaliera e territoriale. Dopodiché, fra un semestre, i nuovi commissari straordinari predisporranno l’atto aziendale, la “Costituzione” delle aziende sanitarie e ospedaliere.
APPALTI ACCENTRATI Per gli enti in grosse difficoltà finanziarie sarà attivabile la gestione straordinaria, con lo scomputo dell’esercizio corrente dai debiti antecedenti alla data del 31 dicembre 2018. L’attivazione di questo istituto è stato già richiesto dalla commissione prefettizia per l’Asp di Reggio Calabria – gravata da 400 milioni di pignoramenti e da 250 di contenzioso- ed è ora al vaglio di Cotticelli. Le nuove regole si estendono anche agli appalti: per quelli di importi maggiori saranno accentrati attraverso il ricorso a Consip o a convenzioni con centrali di committenza di altre regioni mentre per quelli inferiori è prevista una convenzione ad hoc con l’Anac.
IL MINISTRO GRILLO: “GIORNATA STORICA” Per il ministro della Salute Giulia Grillo, che si gioca una grossa fetta di reputazione sull’efficacia del provvedimento, è un «giorno storico». Sui social Grillo annuncia: «Finalmente lo Stato ha uno strumento vero per curare il Servizio sanitario calabrese da troppo tempo malato. Il decreto non si occupa solo di rilanciare le cure in Calabria ma consente il riavvio delle assunzioni nella sanità di tutto il Paese».
g.r.
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