Il dibattito sul Capodanno Rai, l'intervento di Liano Parentela: "Prevalgano unione e sinergia!"

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images Il dibattito sul Capodanno Rai, l'intervento di Liano Parentela: "Prevalgano unione e sinergia!"
Liano Parentela
  11 gennaio 2024 14:35

di LIANO PARENTELA

"Vedo che, nonostante l'anno 2024 sia ormai abbastanza introdotto, perdura ancora questa rivalsa sui social per il famoso Capodanno RAI in Calabria che come prima edizione è approdato su Crotone. Naturalmente da grandi mattatori della tastiera, questo è un valido pretesto per sottolineare meglio la rivalsa tra Catanzaro e Crotone che dal campo di calcio passa logicamente sui social, a rivendicare quale e quanto sia stato lo scenario migliore dei festeggiamenti in merito all'ultima notte dell'anno. Caso che attualmente nonché stranamente, ha spostato per un attimo la direzione della rivalsa calabrese, da Catanzaro/Cosenza...!!!

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Allora giusto perché amo la mia regione in ogni anfratto e in ogni ruga, avendone conosciuto e scoperto negli anni i tantissimi luoghi stupendi che racchiude, grazie ai vari lavori svolti in passato e quindi pieno e fiero dei bellissimi ricordi di un'intera regione meravigliosa e poi perché ritengo che un popolo per crescere e suggellare la propria forza, debba essere solidale e mai denigrare la propria terra al dì là di campanilismi calcistici e sportivi che seppur importanti e gloriosi, rimangono un gioco, un bel gioco indubbiamente, ma pur sempre un gioco.

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Alla fine è la crescita culturale, territoriale, infrastrutturale e storica che fanno grandi i popoli e quindi la loro terra. Cosi proverei a fare un pò di chiarezza storica che poi è ciò che conta veramente...!!! Perché i fatti valgono più di tante parole, diceva il saggio...!!! 

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Nel lontanissimo 1600 a.C., quindi nel XVII secolo sempre a.C. alcuni popoli greci ed esattamente Ausoni, Enotri e Japigi, causa la famosa guerra di Troia, si trasferirono attraversando l'Adriatico in una vasta zona che andava dal basso Lazio fino alla punta della Calabria. Gli Japigi si insediarono in quel territorio che oggi è la Puglia, gli Ausoni nel territorio che oggi coprirebbe la piana di Palmi, per poi colonizzare e risalire lungo la parte tirrenica fino alla Bruzia, oggi Cosenza, creando la famosa Sila. Mentre gli Enotri andarono ad insediarsi in quella parte che oggi si trova tra Isola Caporizzuto e Crotone per scendere sul versante ionico fino a creare una vasta colonia, esattamente nel X secolo a.C. in quell'area che va dall'attuale Germaneto a Squillace (Scolacium), lungo il fiume Corace, dandone il nome di Italia, in onore appunto al re Enotrio Italo. Per arrivare poi al Medioevo con la famosa rivalsa per il capoluogo della regione, tra Reggio Calabria e Catanzaro che appunto tra il 1400 e il 1500 d.C. vide le due città in guerra per questo titolo, prima con Reggio, poi Catanzaro, ripreso poi da Reggio e infine ritornato a Catanzaro fino a tutt'oggi.

Questo è quanto riportato dalla storia di una vastissima e bellissima regione, invidiataci dall'intera Europa fin dall'antichità per i boschi stupendi della meravigliosa Sila cosentina e non solo, il bellissimo lungomare di Reggio e la sua piana, Crotone e la sua storia etrusca, il dominio per anni quale capitale europea della Seta di Catanzaro.

Tutto questo dovrebbe essere motivo di orgoglio ma soprattutto di unione e sinergia di un unico popolo, quello calabrese, quello di una regione che se volesse potrebbe vivere e crescere con la sua sola forza, la bellezza di una terra ricca di meraviglie...dai monti al mare, dalle coste all'entroterra...solo arte, cultura e turismo...!!!"

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