C’è tanta amarezza e rabbia nella comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani di Lamezia Terme per il Piano di Dimensionamento 2020/21 proposto dall’amministrazione comunale di Lamezia Terme.
Di nuovo si parla di accorpamento all’Istituto Manzoni-Augruso senza tenere conto della realtà territoriale in cui opera uno degli istituti più antichi della città nè tanto meno delle motivazioni che gli organi collegiali hanno espresso in sede di deliberazione e che riguardano espressamente la richiesta “di un riequilibrio della rete scolastica stabilizzando e consolidando tutte le istituzioni presenti sul territorio, rafforzando quelle più deboli per poter garantire solidità e sancire presidi di legalità su realtà socialmente disgregate e disomogenee.”
L’Istituto Don Milani ha da sempre rappresentato un’eccellenza, un esempio per il suo modo diverso e alternativo di fare scuola, che mette al centro i bambini ed i ragazzi e la loro formazione non solo da un punto di vista pedagogico, ma anche e soprattutto di maturazione emotiva, di acquisizione dell’autonomia di pensiero e della sicurezza del sé. Una scuola critica, che nell’isolamento complessivo, riesce a insegnare il pensiero critico, l’autonomia del pensiero, il coraggio della differenza. La Scuola Don L Milani di Lamezia Terme ha raccolto sul serio il messaggio del prete di Barbiana e, inserita nella rete nazionale di scuole milaniane, l’ha fatto diventare azione, modalità, approccio.
Caratteristiche sempre più rare da trovare sul territorio italiano, per diverse ragioni.
A proporre questo accorpamento, considerato da tutta la comunità dell’Istituto Don Milani al limite della correttezza e del buon senso, è stata una terna commissariale che, prima di uscire dal proprio mandato, poco ha tenuto conto di un territorio, il centro storico di Lamezia , che ha bisogno di avere un’ istituzione scolastica forte ed autonoma, non di essere un’appendice di un istituto che gravita sulla parte ovest della città.
"Per questo l’intera comunità scolastica si appella al senso di responsabilità del Presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, affinché possa decidere di sospendere la decisione sull’accorpamento della Don Milani in attesa della definizione del turno elettorale amministrativo in corso che restituirà le istituzioni democratiche alla città e consentirà un confronto decisivo per le scelte relative al dimensionamento. Certi che il Presidente Abramo vorrà raccogliere un appello di buon senso, la comunità scolastica attende fiduciosa un segnale istituzionale forte".
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