Il giudice Petrini denuncia Mantella: "Non faccio parte di massoneria deviata o alcuna congrega"

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images Il giudice Petrini denuncia Mantella: "Non faccio parte di massoneria deviata o alcuna congrega"
Marco Petrini
  14 maggio 2021 17:40

“Mantella ha profferito circostanze assolutamente false e gratuitamente diffamatorie, atte a integrare una chiara violazione del decoro, dell'immagine e dell'onore del sottoscritto”.

Il giudice Marco Petrini denuncia Andrea Mantella, collaboratore di giustizia di primo piano e uno dei principali pilastri di molte indagini antimafia della Dda di Catanzaro tra cui Rinascita Scott.

Petrini è stato presidente della Corte d'Assise di Catanzaro, condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione nell'ambito dell'indagine "Genesi"  con l'accusa di corruzione. 

In questo caso, il magistrato
nel corso di un processo davanti al Gup del Tribunale di Salerno scopre dell'esistenza di un verbale di dichiarazioni, depositato dal pubblico ministero in udienza, rese dal  collaboratore di giustizia Mantella alla Procura della Repubblica di Salerno il 4 aprile 2019.

Nel verbale, il pentito racconta di un vorticoso giro di mazzette e regali per aggiustare sentenze. In mezzo, avvocati e mafiosi disposti a tutto con soldi cash, auto a noleggio, soggiorni turistici, orologi e piaceri sessuali in genere

 “Le sue dichiarazioni sono tanto inesatte quanto calunniose, siccome oggettivamente  lesive  dei diritti della persona del sottoscritto e cariche di offensività nei suoi confronti - si segnala incidentalmente  che egli non è di origini bolognesi, e il soprannome di "porco" assegnatogli dal collaboratore è tanto volgare quanto  irriguardoso. Per tali motivi, lo scrivente propone denuncia e querela affinché si proceda penalmente in ordine ai fatti siccome commessi ai suoi danni dal predetto Mantella Andrea, e formula espressa istanza di punizione nei suoi confronti, per tutti i reati che codesta A.G. riterrà d i ravvisare, con riserva di costituirsi parte civile e instaurando processo penale”, scrive Petrini.

"Si tratta di affermazioni palesemente non corrispondenti a verità e gravemente offensive della persona del sottoscritto. Egli- chiariscono i suoi legali Francesco Calderaro e Agostino De Caro - non ha mai fatto parte di alcuna loggia massonica , deviata o meno che fosse, né di alcuna congrega. Gli avvocati menzionati dal Mantella non hanno mai costituito alcun canale privilegiato  tramite il quale accettare soldi cash, auto a noleggio, soggiorni turistici, orologi e piaceri sessuali in genere . Dunque, le menzogne riferite agli inquirenti dal collaboratore di giustizia in ordine alla persona dello scrivente, e la connessa lesione dei suoi diritti si stagliano con nettezza, e sono idonee a cristallizzare all'istante una o più ipotesi di reato ai suoi danni", 

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