CASTROLIBERO (COSENZA) - "Il regolamento del consiglio comunale di Castrolibero ostacola l'azione dei consiglieri di minoranza, impedendo loro di esercitare le prerogative attribuite dalla legge". È quanto affermano i deputati calabresi del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio, Anna Laura Orrico e Paolo Parentela.
"La nostra consigliera comunale, Michaela Anselmo - proseguono i parlamentari - ha messo a nudo il regolamento capestro, un regolamento che inibisce l'azione dei consiglieri, impedendogli, innanzitutto, di studiare la documentazione delle sedute del consiglio, in quanto fissa un termine di sole 24 ore prima della seduta per il deposito dei documenti. In un mondo digitalizzato, a Castrolibero, i consiglieri debbono recarsi in comune per avere la copia cartacea dei documenti, vale a dire che, se questi vengono depositati prima dell'orario di chiusura degli uffici, il consigliere dovrà recarsi presso il comune il giorno stesso della seduta per richiedere documenti che, pertanto, mai avrà il tempo di studiare. Ancor più umiliante delle prerogative dei consiglieri è il regolamento che prevede un minimo di cinque firme per poter presentare una mozione in consiglio, posto che tutti i consiglieri della sola minoranza sono in quattro. Una disposizione che cozza violentemente con l'articolo 43 del d.lgs. n.267/2000, da cui emerge il diritto individuale del consigliere comunale di presentare mozioni, così come il Ministero dell'Interno ha già avuto modo di precisare. Alle rimostranze della nostra consigliera, il Comune si è limitato ad istituire una commissione per la revisione del regolamento, guardandosi bene dall'inserire all'interno la stessa Anselmo, una commissione che non si è mai riunita e che è l'ennesima copia di quelle create negli anni passati che mai hanno dato alla luce alcun documento. Per queste ragioni, abbiamo presentato una interrogazione al Ministro dell'Interno e al Presidente del Consiglio, affinché prenda atto di questa grave anomalia e intraprenda le azioni consequenziali anche interfacciandosi con il Prefetto di Cosenza, al quale la consigliera Anselmo ha già inviato una istanza per evidenziare queste e numerose altre gravi criticità, tutte tese a menomare l'azione dei consiglieri di minoranza".
"Non riusciamo ad immaginare - concludono Alessandro Melicchio, Anna Laura Orrico e Paolo Parentela - come, nelle passate consiliature, i consiglieri di minoranza abbiano potuto esercitare il ruolo di opposizione con un regolamento così ostile alle loro prerogative. Grazie anche alla nostra consigliera, Michaela Anselmo, ci batteremo fino in fondo affinché i consiglieri di minoranza, e non solo, riacquistino la propria dignità ed il ruolo che la legge attribuisce loro".
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