di PAOLO CRISTOFARO
Al temine della mattina dedicata alle scuole, a Catanzaro, per via della visita del Ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, nella prima mattinata di oggi, iniziano a giungere i primi commenti e ad emergere quelli che sono stati i temi "intavolati" nel corso dell'incontro, da parte sia degli amministratori e dei rappresentati dell'Ufficio Scolastico Regionale, ma anche dai sindacati. Abbiamo chiesto a Domenico Denaro, segretario regionale della Cgil, qualcosa riguardo i contenuti del tavolo tecnico, le criticità e la situazione delle scuole.
Può farci un primo e immediato commento a caldo dopo l'incontro di stamattina?
"Siamo senza dubbio soddisfatti dal fatto che il Ministro abbia deciso di rimanere quasi fino alla fine. Ha interagito con tutti i presenti. E' stata una prova di di ascolto e attenzione e l'abbiamo apprezzata tutti. Certamente sono emerse della criticità, com'era giusto e ne abbiamo parlato."
A quali criticità si riferisce in particolare?
"Criticità relative soprattutto ai ritardi. Se si vogliono mettere in atto delle procedure per avviare al meglio l’anno scolastico, la Calabria è una di quelle regioni che si trova fortemente in ritardo. Il ministero avrebbe dovuto lavorare già a tante cose. Chiaramente stanno ora cercando di compensare i ritardi con dei finanziamenti atti a fornire strumenti di protezione individuale e quant'altro possa garantire un minimo di sicurezza nella ripartenza. Ripartenza che la stessa Azzolina ha affermato dover essere soprattutto una ripartenza "in presenza", utilizzando la didattica a distanza solo come strumento parziale o ausiliario."
Voi cosa avete chiesto? In generale il tavolo tecnico come ha impostato l'incontro?
"L'impostazione andava nella direzione di cogliere l’opportunità di un confronto diretto con un Ministro. In Calabria difficilmente si è verificato prima nell'ambito scolastico. Discutere forse come maggiore impegno, anche da parte degli enti preposti, cercare di garantire un avvio dell’anno scolastico sicuro. E' importante che gli Enti locali avviino conferenze dei servizi apposite, che fin'ora sono partite però solo a Catanzaro e a Cosenza, soprattutto grazie al lavoro delle province. Molto concreto anche il sindaco Abramo, questa mattina, che ha sollevato anche aspetti e criticità, sollecitando la concretezza negli interventi."
Il tavolo tecnico lavora bene? Ci sono elementi di criticità, al di là delle questioni scolastiche, anche tra chi discute dei problemi?
"C'è la necessità di fare il punto con i dirigenti scolastici. L’Usr ha presentato delle linee di indirizzo che ripercorrono le indicazioni del comitato tecnico scientifico a livello nazionale. Ci si augura che possa esserci la possibilità di lavorare in presenza. Il problema del tavolo tecnico è sostanzialmente che spesso siamo disconnessi tra noi, c'è poca sinergia e cooperazione nel concreto."
Problemi più urgenti? Edilizia scolastica? Organico dei docenti?
"I ragazzi studiando dentro i condomini e si diplomano dentro i condomini, non dentro scuole. Chiaramente il problema dell'edilizia scolastica c'è e non è causato dal Coronavirus, ma esiste già da prima, soprattutto in Calabria. Per quanto riguarda l'organico e l'aumento dei docenti per dividere le classi, il Ministro ha parlato di necessità di ricevere le istanze dalle scuole, per capire le necessità organiche. Ha però sottolineato che già in Calabria sono diminuiti tantissimo gli iscritti e che quindi in realtà, oggettivamente, si sarebbe addirittura dovuto ridurre il personale. La cosa non verrà fatta però, riconfermando lo stesso numero di docenti già attivi, specialmente quest'anno con l'emergenza in atto."
"Siamo convinti, ripeto, che serva una maggiore sinergia. Come Cgil crediamo che servirebbe anche una rimodulazione dei fondi strutturali per il prossimo anno scolastico; un fattore che potrebbe dare risposte concrete in questo senso. Incrementare le risorse per l’assistenza, per i collaboratori scolastici, per gli Ata e per i docenti. Spetta però anche alla Regione avviare un tavolo di lavoro. Senza dubbio, stamattina, ha colpito l'assenza della presidente Jole Santelli. Fondamentale è anche saper essere pronti per emergenze improvvise. Il caso di ieri, di Amantea, ci fa pensare a cosa potrebbe succedere se una situazione simile si verificasse in una scuola. Anche di questo bisogna discutere."
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