Il monito di Adiconsum Calabria: "Occhio alle condizioni su fidi e conti correnti bancari"

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  29 gennaio 2025 20:03

 Adiconsum Calabria esprime preoccupazione per le condizioni applicate dalle banche relativamente al costo dei fidi e alla gestione dei conti correnti. Esaminate le attuali offerte, l’associazione chiede ai consumatori di controllare e vigilare sul contenuto dei documenti prima di accettare le proposte degli istituti bancari perché molto spesso si riportano voci di  costi poco chiare e gravose  per i consumatori e i correntisti, e in particolare per gli intestatari di fidi.

Fidi bancari: attenzione al tasso base e alla commissione CDF.
In caso di affidamento, le banche applicano un tasso base che può arrivare fino al 10%, con una distinzione tra tasso fisso (7,6%) e tasso variabile, quest’ultimo legato all’andamento dell’Euribor. Infatti all’aumento dei tassi di interesse, corrisponde l’aumento anche del tasso applicato sui fidi, gravando ulteriormente sui consumatori.
Senza dimenticare la Commissione di Disponibilità Fondi (CDF), pari allo 0,50% trimestrale, che viene applicata indipendentemente dall’effettivo utilizzo del fido. “Ciò significa – afferma Michele Gigliotti presidente di Adiconsum Calabria - che i correntisti dovranno pagare questa commissione anche se non fanno ricorso al fido. Si tratta quindi sic et simpliciter di un ulteriore onere fisso che aumenta il costo complessivo del servizio”.

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Conti correnti: nessun interesse viene corrisposto per le somme a credito. Mentre per quanto riguarda i conti correnti, nonostante i tassi di interesse sui depositi bancari siano fissati attualmente intorno al 3%, i consumatori non beneficiano di alcun rendimento sui propri depositi nel proprio conto corrente, che continua a non prevedere alcun tasso di interesse (fissato convenzionalmente allo 0%) Un’incongruenza che merita un maggiore approfondimento, soprattutto considerando i tassi applicati per altre forme di deposito.

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Il presidente Gigliotti facendo proprie le preoccupazioni manifestate dai consumatori invita gli istituti bancari ad una maggiore trasparenza e sollecita le autorità competenti a monitorare costantemente l’andamento di questi costi per evitare che ricadano pesantemente sui correntisti calabresi. L’ elevato costo del denaro unitamente a tutti gli indicatori economici che relegano i calabresi alle ultime posizioni per il reddito percepito finirebbero per creare una situazione francamente non più sostenibile. Pertanto – conclude Michele Gigliotti - chiediamo l’applicazione di regole più chiare e favorevoli, che tutelino i diritti dei correntisti e favoriscano una gestione più equa dei fidi. E’ necessario che le condizioni a maggior vantaggio dei consumatori non siano affidate ad una contrattazione individuale e personale ma siano affrontate in maniera più inclusiva e allargata possibile e ovviamente applicate con la massima trasparenza.

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