Il Museo Civico di Taverna partecipa agli eventi nazionali di ottobre 2024

di CARMINE MUSTARI

Il Museo Civico di Taverna parteciperà agli eventi nazionali di ottobre 2024, primo in ordine cronologico Sabato 12 ottobre: “Giornata del Contemporaneo”, promossa da Amaci, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – Ministero della Cultura - Direzione Generale Creatività Contemporanea e con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Domenica 13 ottobre: “Famiglie al Museo”, promossa dal Ministero della Cultura – Icom Italia. Ad annunciarlo Giuseppe Valentino direttore del Museo Civico Cittadino.

Nel contesto e nell’ambito dell’evento nazionale sabato 12 ottobre alle ore 18, al Museo si inaugura la mostra “Dallo Ionio alla Sila – alla ricerca di Trischene tra verità e leggenda”, a cura di Maria Grazia Aisa e Giuseppe Valentino. Progetto realizzato nell’ambito della programmazione “Viseum – valorizzare e comunicare il patrimonio artistico nella patria di Mattia Preti” (Giugno 2024 – Marzo 2025) con il contributo della Regione Calabria, in collaborazione con: Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (Abap) per le province di Catanzaro e Crotone – Direzione Regionale Musei Calabria - Comune di Taverna e Comune di Sellia Marina – Gruppo Archeologico Ionico. Sponsor e brand ufficiali: Poste Italiane – Sistema Museale Nazionale - Calabria straordinaria – Servizio Civile Universale. Mostra visitabile fino al 30 marzo 2025 nei giorni e orari di apertura del museo.

La mostra richiama la leggenda della mitica polis greca Treis-Chenè, fondata da coloni provenienti dalla Grecia in prossimità del mare Ionio. Si pensa che la città venne distrutta nel X secolo, nel corso di incursioni saracene che spinsero le popolazioni a ritirarsi nell'entroterra, in villaggi più riparati, sulle montagne. Sono ancora visibili i resti di un castello, di una torretta d'avvistamento e della cattedrale, sul monte Paramita di Taverna Vecchia, antica sede dell'Episcopio spostato da Callisto Papa II nel 1122, a Catanzaro.

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