Il Museo Civico di Taverna rende omaggio agli scomparsi artisti calabresi Chimenti e Poggiali

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images Il Museo Civico di Taverna rende omaggio agli scomparsi artisti calabresi Chimenti e Poggiali
Pino Chimenti, Angelo sterminatore che alberga nelle pieghe della nostra distrazione, 1993. Opera esposta permanentemente nella sezione arte contemporanea del Museo Civico di Taverna
  25 maggio 2021 15:32

di CARMINE MUSTARI

La Direzione del Museo Civico di Taverna rende omaggio all’artista Pino Chimenti (Nato a Spezzano Albanese 1952) e Giampiero Poggiali (nato a Firenze19369, entrambi scomparsi di recente e che a Taverna hanno lasciato delle loro opere come donazione, apprezzando soprattutto l’organizzazione delle loro esposizioni nel museo civico diretto da sempre da Giuseppe Valentino, ed è quest’ultimo a ricordare le due figure, dandone un breve contributo emotivo e non solo professionale: "Un caro amico d’altri tempi   riferendosi a Pino Cimenti  con il quale si era fatto insieme un tratto di strada nella Galleria "Opera Prima" di Monza, in occasione della mostra del 1992 “Dal segno al sogno - I frammenti dell’incantamento” che registrò anche la partecipazione di Gillo Dorfles. Certamente uno dei più talentuosi artisti calabresi che attraverso la sua documentata presenza ha contribuito fattivamente a rendere possibile l’utopia di un museo d’arte contemporanea nella patria di Mattia Preti".

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Giampiero Poggiali, Ponte salvatico – omaggio a Leonardo Da Vinci

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"Le sue “geografie dell’anima” - prosegue Valentino - presentate da Anna D'Elia furono ammirate nella mostra personale del 2007 che registrò il prestigioso patrocinio del Ministero della Cultura e della Comunicazione di Francia; in quell’occasione furono esposte le “mappe di sopravvivenza”  portate da saggio viandante nel baule mnemonico della storia, forse le ultime tracce di una ormai perduta geografia dell’anima. Ci ha lasciati anche Giampiero Poggiali, tra i primi artisti a credere nell’utopia possibile del Museo Civico di Taverna. Come possiamo non ricordare la mostra curata da Pierre Restany, inaugurata a Taverna nel novembre 1995 e poi al Museo Marino Marini di Firenze; le sue prime donazioni al settore arte contemporanea, fino al “Ponte salvatico – omaggio a Leonardo”, progetto destinato al percorso permanente del Macat  Giampiero continuerà a vivere con le sue inusitate cifre creative nella patria di Mattia Preti".

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Un invito al ritorno a quello che è l’essenziale anche per il bene dello spirito, le opere dei due artisti fanno parte delle gallerie dell’arte contemporanea, ma anche del Macat (Museo all’aperto di Taverna), il Museo Civico come già annunciato nei giorni scorsi ha riaperto i battenti con questi orari: da martedì a domenica (chiuso il lunedì) con orario provvisorio 10-12 e 16 -19; e che tutto si speri   sia di buon auspicio per un riconquistato futuro di serenità e libertà culturale.

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