di MASSIMO PINNA
Una tendostruttura che ancora non ha un certificato di ultimazione lavori e di collaudo dell'opera né, tantomeno, di agibilità del genio civile, ma che a maggio scorso ha ospitato, con il permesso del Comune di Girifalco, un evento con circa 500 persone.
E' polemica cittadina, per quello che i Democratici hanno già definito come il "palascandalo". Questi i fatti. Ieri mattina i consiglieri comunali dei Democratici per Girifalco si sono recati nell'ufficio tecnico del comune per visionare gli atti della struttura, il costruendo palatenda. Si tratta di un opera finanziata nel 2013 con i fondi Pon "Io gioco legale" per la sicurezza e la diffusione della legalità. Oltre 350 mila euro, questa la somma spesa.
"Con grande stupore abbiamo accertato - dichiarano Mario Deonofrio, Teresa Signorello e Mimmo Defilippo - che la struttura risulta ancora in fase di completamento. Quindi non esiste agli atti nessuna certificazione di ultimazione lavori di conseguenza nessun certificato di collaudo ne di agibilità rilasciati dal genio civile". Ed ecco un'altro fronte di dura polemica cittadina con i Democratici che interrogano il sindaco di Girifalco Pietrantonio Cristofaro e il suo vice, con delega alla sicurezza, Maurizio Siniscalco.
"Noi ci chiediamo come fa il sindaco Pietrantonio Cristofaro e il suo vice Siniscalco, a concedere una struttura non agibile e non collaudata per un evento di 500 persone? E' da incoscienti - attaccano - autorizzate l accesso in un cantiere a 500 ragazzi". Insomma, "Cristofaro e Siniscalco "siete complici di un atto che ha messo a rischio la vita di 500 persone".
Ed ancora, ora, "dovete spiegate ai cittadini perché avete concesso la struttura inagibile nel mese di maggio all'associazione Teatro Popolare Girifalcese (che organizza ogni anno il festival teatro scuola con ospiti da tutta la Calabria e non solo )". Ma come sempre, c'è di più. Anche una sospetta discriminazione, secondo i Democratici. Allo stesso tempo, "dovete spiegare ai cittadini perchè avete negato la stessa struttura in questo mese di settembre ai ragazzi della Proloco".
La conclusione è draconiana: "Vergognatevi e dimettetevi".
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