Il Pd di Cosenza: "Il centrodestra ci dica dove sono finiti gli 86 milioni di fondi Covid"

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  07 novembre 2020 11:19

"Due avvenimenti recentissimi stanno mettendo a dura prova la pazienza dei calabresi: l’istituzione della zona rossa per Covid a causa della mancata attuazione del piano d’emergenza richiesta dal governo centrale e l’inadeguatezza del Commissario alla Sanità Cotticelli. La Calabria  è  zona rossa e questo ha aperto il ciclo di contestazioni soprattutto della destra al governo regionale nei confronti del governo nazionale. La decisione presa sulla base delle valutazioni del comitato tecnico scientifico che ha valutato gli indicatori di processo ed esito, una curva dei contagi in crescita, la mancata capacità di tracciamento, un indice Rt superiore ad 1,5 e la fragilità di un sistema sanitario regionale nella capacità di far fronte ad una curva di crescita di tipo esponenziale dei contagi, appare ampiamente motivata ed incontestabili". Reagisce così la Federazione provinciale del Pd di Cosenza.

"Piuttosto la destra al governo regionale dovrebbe spiegare che fine hanno fatto gli 86 milioni di fondi Covid, come mai non vi è stata una funzione di guida politica di questa giunta sulla struttura commissariale per indicare dove investire i soldi e quale struttura realizzare, quali e quanti laboratori accreditare per processare i tamponi in tempi rapidi, quali ospedali riattivare dando loro funzioni di hotel-Covid per seguire i dimessi e i positivi paucisintomatici. Oggi la destra procura danni di immagine alla Calabria con alterazioni dei numeri occupati nelle terapie intensive, accreditando chi già diffida di noi per la poca serietà e correttezza scientifica. Il Pd che rappresentiamo condanna le malefatte bipartisan avvenute nella sanità e non ne giustifica alcuna e intensificherà lo sforzo iniziato alle precedenti elezioni regionali di risanamento della classe politica con lo scopo di avviare un nuovo corso che possa mettere al bando i mestieranti della politica. Tuttavia ci sottraiamo alla facile demagogia, riconosciamo la validità della misura restrittiva e chiamiamo le altre forze della regione alla responsabilità e coesione sociale A tale proposito riteniamo importante accelerare le misure economiche e i processi di redistribuzione del reddito. Invitiamo tutti a non imbarcarsi in querelle istituzionali di poco valore e chiediamo alla politica regionale di impegnarsi per favorire un percorso di uscita della zona rossa facendo uno sforzo per realizzare: Un piano pandemico regionale; Individuazione dei centri Covid regionali; Creazione di unità di continuità assistenziale ogni 5000 abitanti; Piattaforma per la telemedicina; Accreditamento di laboratori per tamponi rapidi; Test antigenici gratuiti e disponibili in tutti i Comuni".

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"Sono questi i punti su cui intendiamo impegnarci per raggiungere l'obiettivo del governo sulla curva dei contagi, per rimettere in moto quelle realtà di buona sanità che pure esistono, per far uscire la Calabria dalla zona rossa e portare i cittadini calabresi in un ambito di sicurezza e protezione sociale. Tutti i protagonisti coinvolti nella sanità regionale fino ad oggi hanno mostrato dei limiti insuperabili a partire dal Commissario Cotticelli, sembrato uno improvvisato e messo lì per caso ed alla luce della recente intervista televisiva, diretto corresponsabile della situazione di sfascio dell’organizzazione dei presidi anti Covid. Auspichiamo che questa crisi evidente possa essere l’origine di una nuova Sanità in Calabria ed in tutto il Paese, con una guida ed un programma nazionale e non abbandonata alle paturnie ed ai “vizi” di una politica locale ed agli appetiti di alcuni, che ne hanno generato l’evidente disastro. A questo proposito chiediamo con urgenza il superamento di questa struttura commissariale e una riformulazione dell'approccio alla gestione manageriale attraverso il nuovo Decreto Calabria, oramai di prossima applicazione. Vogliamo e pretendiamo un approccio eminentemente pubblico della Sanità, col rispetto dei privati e dei lavoratori di queste aziende, ma con una massima futura attenzione per evitare lo strapotere politico di tali aziende sulle strutture regionali. Le nomina di Cotticelli è sempre stata contestata dal Partito democratico che ne ha chiesto la rimozione più volte. Una nomina eseguita dal governo a guida Lega e Cinque Stelle che l’attuale governo regionale di centrodestra non ha mai ritenuto di dover contestare al ministro Speranza al quale chiediamo nuovamente di mettere immediatamente mano alla situazione della Sanità calabrese", conclude il Pd cosentino. 

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