L'orientamento si fa online
04 giugno 2020 20:19di GIORGIA RIZZO
L'emergenza sanitaria ha costretto le università a rimodulare tutte le proprie attività. Fra queste anche il percorso di orientamento, che ha l'obbiettivo di guidare le future matricole verso una scelta consapevole per il proseguimento degli studi. Attività ancora più cruciale per gli studenti, prossimi ormai alla maturità, che si stanno lasciando alle spalle un anno scolastico caratterizzato da non poche difficoltà, preparandosi ad entrare in un mondo accademico stravolto dalla distanza fisica, come mai prima d'ora.
Così all'Università Magna Graecia di Catanzaro, come negli atenei di tutta Italia, l'orientamento si fa online, attraverso la piattaforma Google Meet, come ci spiega il professore Andrea Porciello, coordinatore del corso di Giurisprudenza. "L'arrivo della pandemia ci ha costretti a rivedere le modalità delle iniziative di orientamento, che sarebbe dovuto iniziare in presenza il 15 marzo - ha detto Porciello - All'inizio ero molto scettico ma questi incontri telematici ci hanno dato la possibilità di coinvolgere più scuole, circa una decina del catanzarese e anche fuori provincia".
E riguardo alle iscrizioni per il prossimo anno, su cui potrebbero incidere tanti fattori causati dall'emergenza sanitaria ed economica, Porciello si mostra ottimista. "Da anni consigliamo agli studenti prossimi alla scelta universitaria di restare in Calabria se ci sono corsi di studio validi in linea con le proprie aspirazioni, perché andare via vuol dire indebolire il tessuto locale. Quest'anno, premesso un trend negativo che da anni segna una discesa degli iscritti a giurisprudenza a livello nazionale, penso che in molti decideranno di rimanere a studiare nel proprio territorio, temendo una seconda ondata. Anche se preferiremmo che la decisione di iscriversi qui non sia determinata da questo fattore".
E su una prossima ripartenza dell'Ateneo: "Se i dati rimangono questi, premessa una possibile seconda ondata, ci sono buone possibilità di ripartire a settembre con modalità diversificate - dichiara Porciello - a mio parere se è possibile bisognerebbe insistere soprattutto sui nuovi iscritti del primo anno, perché possano ripartire in presenza, iniziando il proprio percorso nel migliore dei modi".
"Nonostante la diffidenza iniziale la didattica a distanza ha funzionato bene, non ho avuto difficoltà e gli studenti hanno apprezzato, sebbene non possa sostituire la lezione in presenza - ammette Porciello - qualcosa di queste modalità potrebbe essere mantenuto, per esempio il ricevimento studenti e i seminari con studiosi di altre nazioni, che comportano meno costi e nessuno spostamento".
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