di GABRIELE RUBINO
«Io sono contento», dice con ironia il rettore dell’Università Magna Graecia Giovambattista De Sarro quando gli si ricorda come nelle ultime settimane la politica locale abbia rivolto delle “attenzioni” all’ateneo (leggi qui). La polemica era scoppiata dopo la notizia del mancato accreditamento di sei scuole di specializzazione. Alcuni hanno difeso l'ateneo, altri hanno chiesto al rettore un’assunzione di responsabilità in prima persona. De Sarro risponde: «Io il mio dovere l’ho fatto. Ho appena chiamato ricercatori associati con gli ultimi spiccioli che avevo. Il mio dovere – ripete - l’ho fatto. Spero che mi diano qualche day hospital, qualche posto letto in più. Così ho sistemato la cosa dal punto di vista da uno che, diciamo, con le scuole di specializzazione ci ha avuto a che fare da diversi anni e sa come funzionano: se non ci sono le risorse non possiamo fare niente, se le risorse arrivano penso che ritorneremo a recuperare le scuole».
Secondo la versione del vertice dell’Umg le mancanze sarebbero essenzialmente da imputare alla programmazione sanitaria sull’azienda ospedaliero universitaria Mater Domini. Infatti, il rettore precisa: «Le risorse universitarie ci sono. Ora mi servono le risposte assistenziali, che non sono mie». Basta qualche posto letto in più, qualche medico in più, qualche infermiere in più e abbiamo risolto il problema».
La sanità è ora gestita dal commissario ad acta del governo. Alla domanda se sia partita un’interlocuzione con il generale Cotticelli, De Sarro risponde: «Ho informato in maniera ufficiosa il commissario su quali siano le necessità».
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