di GABRIELE RUBINO
Sbocciata la primavera, puntuale arrivano i rumors su possibili sommovimenti politici a Palazzo De Nobili. Voci che in realtà risalgono a qualche mese fa, ricalcando grossomodo il timing dell'anno scorso, quando si cominciò a parlare di rimpasto nella Giunta Fiorita che, dopo una lunga lievitazione, fu sfornato a ferragosto. Andrà così anche nel 2024, magari di nuovo sotto l'ombrellone? Difficile fare una previsione adesso, ma comunque ci sono segnali.
Da tempo è in corso un 'dialogo' fra la componente di Azione, che ha una base di tre consiglieri comunali (Donato, Parisi e Veraldi) e il segretario provinciale Roberto Guerriero, e il sindaco Fiorita. E su questo non ci piove. Un dialogo che potrebbe formalmente proseguire nelle prossime ore, tant'è che si paventa un imminente incontro (domani) formale con la maggioranza 'allargata'. Allargata, sia nel senso che l'invito è rivolto a consiglieri e assessori e nell'altro senso in quanto è esteso sia alla componente che fa riferimento al sindaco Fiorita e sia a quella che fa capo al consigliere regionale Antonello Talerico.
A giudicare dai toni recenti (ma anche meno recenti), tuttavia, è piuttosto improbabile che la pattuglia in esecutivo e quella in Consiglio in orbita Talerico parteciperà ai lavori. Almeno quella di più stretta osservanza al commissario regionale di Noi Moderati, con l'incognita degli spiriti liberi. Una riunione a spettro 'comunale' che potrebbe essere agghindata con lo sfondo delle Europee, non tralasciando che lo stesso Donato si è più volte appellato alla necessità di ricostruire il centrosinistra a Catanzaro. Un richiamo che non lascia indifferente la quota di Fiorita che, invece, sembra disposta all'ascolto. Il sindaco, ospite dell'ultima puntata di Catanzaro Capitale (vedi qui), ha detto che a differenza del passato non c'è un bisogno numerico di estendere ulteriormente il perimetro della maggioranza (concordando con quanto detto dal suo principale alleato, Antonello Talerico) ma non ha comunque sbarrato del tutto il portone ( e qui c'è la differenza di vedute con l'alleato). Una versione non troppo diversa dal Fiorita che presentava ad agosto 2023 la nuova Giunta, sottolineando il dispiacere per non avere raggiunto anche l'accordo con i donatiani.
Cosa è cambiato da allora? Mentre un anno fa Talerico (vincitore nella roulette del rimpasto) era financo disposto a concessioni all'ex candidato a sindaco sconfitto, in questo giro non ne vuole sentire parlare. Vuoi da un punto di vista politico, "hanno perso le elezioni e vorrebbero posti di governo", fanno sapere dal fronte vicino al consigliere regionale. Altro rimprovero alla controparte di Azione è che "fino a novembre dell'anno scorso volevano mandare la Giunta a casa e adesso trattano. E' una questione di dignità". Se ci dovessero essere sviluppi, in direzione di uno spostamento dell'asse verso il centrosinistra della maggioranza Fiorita, non sono esclusi colpi di scena clamorosi. Finanche un passaggio all'opposizione della frazione moderata capeggiata da Talerico. Fin qui siamo alle schermaglie e alla battaglia sulla scacchiera, ma è innegabile che qualcosa si stia muovendo.
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