di GABRIELE RUBINO
Il Sant'Anna Hospital risponde picche alla proposta di compensazione volontaria avanzata dall'Asp di Catanzaro la settimana scorsa. L'azienda sanitaria provinciale partiva dal presupposto di vantare un credito di circa 17,5 milioni di euro nei confronti sia della clinica catanzarese e sia della società Opera, allora aveva invitato il Sant'Anna a 'scontare' alcuni suoi crediti vantati a loro volta proprio nei confronti dell'Asp, a partire dalle prestazioni eseguite nel 2020 per cui ancora, sebbene sia arrivato il via libera alla sottoscrizione, non è arrivata la firma sul contratto. Il CdA della struttura sanitaria scrivendo ai vertici dell'Asp (oltre che alla Procura, alla Guardia di Finanza, al Prefetto e alla Corte dei Conti) è tranciante nella decisione finale "la proposta contenuta nella delibera ASP n.864 del 22/07/2021 di compensazione volontaria tra crediti e debiti Asp/Villa S. Anna SpA fino alla concorrenza della somma di € 17.544.515,30 non può “seriamente” essere presa in alcuna considerazione, se non come ulteriore “autocertificazione” delle responsabilità in capo all’Azienda pubblica ed al suo Organo di gestione, che continueranno ad essere fatte valere in tutte le sedi giudiziarie competenti, non solo a fini risarcitori".
"IL CREDITO DA 17,5 MILIONI VA CHIESTO SOLO AD OPERA"- In una missiva molto articolata vengono spiegati i motivi del diniego. Particolarmente contestato è appunto lo stesso credito su cui l'Asp intendeva fare perno per attivare la compensazione. In sintesi, la clinica si tira fuori: nel senso che a suo avviso è tutta una partita fra Asp e Opera. Si tratta di soldi per prestazioni eseguite nel lontano 2004. I 17,5 milioni sono un extra-budget ceduto dalla clinica alla società Opera. Dopo aver ricordato i due giudizi discordanti fra Tribunale di primo grado e Corte di Appello, il Cda specifica come sia "la stessa ASP a pagina 4 della delibera in oggetto a dichiarare che il procedimento è stato attivato …in forza dei pagamenti effettuati nei confronti di Opera SPV… E’ la stessa ASP a dichiarare di aver pagato la somma di € 17.333.535,33 ad OPERA SPV ma che “inspiegabilmente” pretende di vedersi restituita da Villa S. Anna SpA. Villa S. Anna SpA è del tutto estranea al rapporto dal quale è sostenuto discenda il dichiarato credito di €.17.333.535,33 dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, riferentesi a corrispettivi maturati nell’anno 2004".
I CREDITI VANTATI DALLA CLINICA- Chiarito questo, il Sant'Anna aveva a sua volta chiarito quali sono i 'suoi' crediti nei confronti dell'Asp. Sommati si arriva alla cifra di circa 31 milioni di euro. Sono 23 milioni milioni per le prestazioni dell'anno 2020, di cui - come ricorda ancora il Cda-, ben 10,7 milioni era già stati validati dagli uffici della stessa azienda sanitaria; altri 6,4 milioni per corrispettivi risalenti 2002 e rafforzati da una sentenza passata in giudicato 'bloccati' fino al 31 dicembre dal Decreto Milleproroghe (norma che in tutta Italia ha 'congelato' le azioni esecutive nei confronti degli enti sanitari). Infine 1,5 milioni che sono somme trattenute in custodia dall'Asp, in attesa di svincolo.
IL VERBALE DEL COLLEGIO SINDACALE DELL'ASP 'PRO- SANT'ANNA'. A riprova della fondatezza della propria posizione, il Cda ha tirato fuori un verbale del collegio sindacale dell'Asp dello scorso febbraio, così riassunto nella missiva: "Sulla sentenza definitiva della Corte di Appello di Catanzaro n.1704/2017, RG 89/2001 (determina n.3616 del 19.3.2019) €. 6.433.274 (ft. 10/2019); Il Collegio invita l'azienda a provvedere al pagamento. Il Collegio non ravvisa sulla base della documentazione in possesso, motivi ostativi al pagamento". "Sull’Ordinanza del G.E. del 23.11.2020 portante lo svincolo di somme pignorate (determina n.4173 del 19.8.2019) €. 1.532.596,96; Il Collegio ritiene che tali somme siano illegittimamente trattenute dall'Asp di Catanzaro". E infine, "sui corrispettivi prodotti nell’anno 2020 da Villa S. Anna Spa €.23.014.214,00; Il Collegio sollecita le controdeduzioni della direzione generale con la descrizione dei motivi ostativi al pagamento".
LA GUERRA INFINITA- Per il Cda, la compensazione è "un ulteriore tentativo spiegato dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro per sottrarsi al pagamento dell’ingente sua debitoria nei confronti del S. Anna per corrispettivi sulle prestazioni sanitarie rese nel 2020 e per quanto dovuto in esito a pronunce giudiziarie definitive". Insomma, si profila l'ennesima guerra di posizione. Come già ricordato, se prima la saga sullo scontro Asp-S. Anna Hospital si giocava sul filo burocratico dell'accreditamento e poi sulla firma dei contratti, adesso si è spostato sui soldi. E quando si parla di quattrini e di sopravvivenza di un'importante struttura privata, il gioco diventa duro.
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