«Non sono abituato a rispondere sulla stampa alle provocazioni, peraltro, gratuite. Non cambierò certo abitudini d’ora in avanti. Certo è, però, che la giovane età del concorrente candidato sindaco a Rende, Bilotti, e la sua probabile e totale estraneità alla genesi della nota diffusa ieri mi impongono uno sforzo, per così dire, di tipo pedagogico. Se non paternalista del tutto. Della serie, ora e mai più interverrò nei confronti del concorrente Bilotti, ma un paio di cose occorre chiarirle a futura memoria, soprattutto a beneficio dei veri ispiratori della nota diffusa. Malgrado Bilotti...». E’ quanto afferma il segretario regionale del Psi Luigi Incarnato, che prosegue:«Non sono capogabinetto del Comune di Cosenza. Tanto per cominciare. Bilotti probabilmente non lo sa, la nota è "farina" altrui. Mi preme, però, chiarirlo, ripeto, a beneficio di chi legge e dei veri ispiratori della nota firmata dal candidato. Non mi sottraggo in ogni caso alla tentata malizia, non andata a segno. I candidati non si "raccattano". Non potrei farlo io e non potrebbe farlo nessuno per una ragione molto semplice. Non ho con me studi importanti alle spalle, ma l'ingegnere Bilotti sa benissimo che raccattare significa raccogliere qualcosa da terra. Una metafora che offende tutti i candidati, non solo i tanti che ambiscono a sostenere Principe e il Psi a Rende. Offende anche i suoi candidati, ovviamente. Noi del resto viviamo in queste ore una dinamica opposta, semmai. Siamo alle prese con un'analisi e uno sfoltimento delle liste stesse. Sono, infatti, in eccedenza gli aspiranti e non credo che la stessa esperienza entusiasmante la stiano vivendo Bilotti e gli ispiratori della nota. Giungono semmai segnali opposti. Quanto alle pratiche che avrei adoperato pur non essendo capo di gabinetto mi sottraggo e non cadrò mai nella tentazione provocatoria di mettere in piazza operazioni trasversali di mercimonio istituzionale in atto. Non lo farò mai perché il mio ruolo è politico, faccio politica da tanti anni, concorro per vincere le elezioni nel campo del centrosinistra e ho fatto e farò sempre di tutto per tenerlo unito quanto più possibile. Non smetterò mai di lavorare ad unire per vincere e per dare al popolo del centrosinistra una proposta politica seria ed unitaria. Certo, so bene che c’è una crisi dei gruppi dirigenti, ma la responsabilità è quella di lavorare fino all’ultimo secondo per questo obiettivo. Perché una cosa deve essere chiara. Bilotti è attualmente un concorrente. Ma il nostro avversario e nemico politico si chiama Roberto Occhiuto, si chiama centrodestra e nella fattispecie di Rende si chiama Ghionna. Del resto la nostra campagna elettorale a Rende contro il modello Occhiuto sarà politicamente concentrata. Dovrebbe essere così anche per la compagine che sorregge Bilotti e siamo certi che è così, nonostante una storiografia antica dell'area urbana di Cosenza racconta da sempre di clamorosi trasversalismi. Ma sono storie vecchie - conclude Incarnato -. Com’è noto la storia non si ripete mai allo stesso modo. Anche perché non sempre è conveniente farla ripetere. È domenica delle Palme e da cattolico colgo l'occasione per fare gli auguri a Bilotti»
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