Il segretario generale nazionale del Cosap Sergio Scalzo scrive ai colleghi: "Siamo contrati alla violenza e al green pass"

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images Il segretario generale nazionale del Cosap Sergio Scalzo scrive ai colleghi: "Siamo contrati alla violenza e al green pass"
Sergio Scalzo, segretario nazionale Cosap
  12 ottobre 2021 11:13

Il Cosap è contrario alla violenza e al green pass, e opera a tutela dei poliziotti. In merito a ciò il segretario generale nazionale, Sergio Scalzo una lettera a tutti i colleghi.

"Care colleghe e colleghi, la scrivente Segreteria Nazionale COSAP ha appreso con sommo stupore di discutibili e personali esternazioni da parte di un proprio Dirigente Nazionale, pubblicate sui social, in
relazione ai fatti accaduti nella manifestazione di Roma del 9 ottobre scorso. Al riguardo, giova precisare che nel COSAP vanno ascoltate e rispettate anche idee e posizioni fuori dal coro, ma sempre nel rispetto e nella difesa dell’Istituzione Polizia di Stato e soprattutto dei suoi appartenenti: baluardo di difesa dei valori fondanti della Repubblica. Grandi meriti e sacrifici contraddistinguono i servitori dello Stato, che si impegnano notoriamente e meritoriamente ogni giorno per garantire la pace sociale, la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, anche - quando occorre e nei limiti necessari - ricorrendo all’uso della forza.

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La violenza la praticano altri: i facinorosi, i provocatori, i criminali e tutti coloro che vogliono coartare
le altrui libertà e devastare i beni pubblici e privati. Questo non vuol dire che essa (è pur sempre composta da uomini) sia esente da errori o responsabilità, come del resto succede in qualunque ambito. D’altronde, la cronaca ci consegna da tutte le parti problematiche nelle varie Istituzioni, ma una cosa è la regola e ben altra cosa è l’eccezione.

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Chi quotidianamente lavora indossando una divisa, non va certo a cercare guai,sa che deve affrontare
provocatori e farabutti di ogni risma: in occasione di consumazione di crimini vari, eventi sportivi, in taluni
cortei, in manifestazioni, magari pacifiche, in cui si insinuano poi violenti opportunisti antisistema che
arrivano ad invadere le sedi dei Sindacati dei lavoratori (sindacati a cui esprimiamo la nostra piena
solidarietà). Ovviamente, siamo, come tutti, anche noi soggetti alla legge e ai regolamenti, per cui se dovesse emergere chi ha sbagliamo scientemente, allora è giusto che paghi anche più degli altri: siamo cittadini, con particolari responsabilità.

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Non vi è dubbio che l’interesse di tutti i cittadini è di avere la piena possibilità di esprimere liberamente la propria opinione, di manifestare pacificamente, magari con bambini al seguito e soggetti fragili; pertanto è interesse di tutti che i facinorosi ed i provocatori vengano isolati, altrimenti si correrebbe il rischio di diffondere, magari con frammenti di video, immagini e quant’altro, notizie, informazioni e impressioni fuorvianti che alimenterebbero la confusione.

Ogni nostro dirigente sindacale ha piena libertà di pensiero, anche diverso dalla linea del sindacato
(che viene espressa unicamente da questa segreteria nazionale), ma nessuno può pensare di sconfessare l’alto valore dei poliziotti italiani e noi temiamo che quando certi concetti non vengano declinati con chiarezza, si possa dare adito a fraintendimenti. 

Ad ogni modo, liberamente ed autonomamente quel dirigente sindacale ci ha formalizzato oggi stesso
la propria disdetta e noi ne prendiamo atto: avevamo riscontrato comunità d’intenti riguardo alla libertà
vaccinale e conseguentemente alla critica dell’obbligatorietà del green pass, ma evidentemente questi fattori comuni non hanno compensato le significative differenze. Per cui le strade appena avvicinate si divaricano e noi auguriamo ogni bene a chi ha posizioni incompatibili con la nostra linea.
Un caro saluto a tutti voi".

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