Il sindaco Fiorita ha ricevuto a Palazzo De Nobili le alunne e gli alunni dell’I.C. “Vivaldi”
21 maggio 2025 09:36
Lo avevano promesso lo scorso ottobre, i piccoli alunni della scuola primaria dell’IC “Vivaldi”, quando il sindaco Fiorita e alcuni componenti della giunta erano stati ospiti a pranzo nella mensa del plesso “Porto”. La visita, questo l’impegno assunto allora, sarebbe stata ricambiata. Così, accompagnati dalle loro maestre, si sono presentanti in tanti a Palazzo De Nobili. C’erano quelli della scuola “Porto” ma anche quelli della “Murano”, del plesso “Manzi” e del plesso “Barone”.
Dopo la visita del palazzo comunale, curata come di consueto dal capo di gabinetto, Salvatore Bullotta, le alunne e gli alunni delle V classi sono stati accolti dal sindaco nella Sala Concerti. Molte le domande rivolte al primo cittadino, molte le proposte, com’era naturale che fosse: la loro, è l’età dello sguardo curioso sul mondo, capace già di registrare problemi e maturare esigenze. Il tutto affidato anche a una lettera indirizzata al capo dell'Amministrazione cittadina.
Fiorita non si è sottratto, spiegando quali sono le competenze del Comune in ambito scolastico, raccontando quali interventi il governo cittadino ha già portato a termine sui diversi aspetti: dall’efficientamento energetico degli edifici ai lavori sulle strutture; illustrando gli interventi attualmente in corso di realizzazione e quelli che si ha in animo di fare. Ha parlato con schiettezza, il sindaco, come meritava la “serietà” degli interlocutori, spiegando che per realizzare tutto occorrono risorse e mezzi di cui non sempre si dispone sin da subito e che quindi occorre costruire, passo dopo passo, i percorsi necessari a reperirli. Un po’ come ha fatto il Catanzaro – questo l’esempio utilizzato da Fiorita – che dopo anni passati a soffrire nelle serie minori del calcio, ha risalito pian piano la china fino a raggiungere i successi di oggi. Esempio casuale ma calzante, visto che i piccoli del “Vivaldi” avevano già portato con sé un regalo consegnato alla fine al primo cittadino, con cui evidentemente condividono almeno una passione: uno stadio “Ceravolo” in miniatura, costruito con le loro mani e colorato di giallorosso, magari imperfetto ma sicuramente pieno di tanto, tanto cuore.