di MARIO NICOTERA
La rivoluzione e’ compiuta e Il piatto e’ servito e gli ingredienti per sedersi a tavola ci sono tutti: regole, ammonimenti, dogmi e tanta, tanta “ ideologia della libertà” da illuminare presente e futuro.L’idea e la prassi hanno oramai conquistato mezzo mondo ( uno dei due blocchi) e la mente della metà dei suoi cittadini. I padri padroni, dal più grande al più piccolo dei potenti ( a partire dai segretari di cellula e di sezione hanno il compito di “ catechizzare” gli continuando raccontare la “ favola” del Comunismo. Pane e lavoro per tutti e una casa nei casermoni - dormitorio che affollano le periferie. Panem ( anche in abbondanza nelle feste del quotidiano “ organico” al tema di fondo)ma anche circenses, ed ecco arrivare il Circo, il divertimento per tutti, i vecchi e i nuovi <>.
Ma ecco gli importuni carri armati, pronti a guastare la Festa!
Che fare?
Qualcuno accenna alla condanna, ma la maggioranza al consenso.
Prevale ancora la fedeltà allo “dottrina” sotto lo sguardo vigile dei “mentori” - accostati alla finestra - di quel ( finto) progresso che ha occupato le menti. La c.d. Intellighenzia di sinistra deve fare i conti per arzigogolare e ammaestrare l’impossibile. Rigidità nell’” aderenza” alla dottrina ( pensiero ossessivo) e Ritualità nel comportamento, che comprende pubblico e privato. Si scotomizzano gli aspetti sentimentali del rapporto e si privilegiano quelli formali che non hanno il sapore dell’amore e minano anche quelli della sessualità di famiglia: parliamo sempre di discorsi tecnico- politici e mai di noi due! E così i rapporti finiscono, magari con l’aiuto di un compiacente analista, sempre più vicino ai tempi e sempre meno ai principi fondatori.
Si tenta, alla fine, di dare titolo, giustificazione e statuto ( etico) alla violenza perpetrata e perpetrabile ( c’entra l’Ucraina?), ma vi si rinuncia esausti.
Cosa resta? Il gioco del pallone, una una inane danza pacificatoria e ebetiforme o il suicidio riparatore? L’autore propende, invece, per una sfilata di vecchi e nuovi autori dell’ establishment culturale che inseguono l’elefante - partito (ridotto ad una sola unita’) verso una metà sconosciuta che, tuttavia nella sua groppa colorata, ospita i consueti e tradizionali “simboli” dell’amore: l’abbraccio spasmodico e il bacio di passione.
Il film e bello? Forse, no! E’ da vedere? Si, si specie se qualcuno osa ancora dire che la sconfitta della sinistra e’ una pagina buia per la Nazione!
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P. S. Conto che lo pubblicherà, lo ga sempre fatto. In ogni caso, la ringrazio e l’abbraccio con grande affetto.
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