Il Tar conferma l'interdittiva antimafia a un'impresa di Catanzaro: si era aggiudicata i lavori sulla statale Messina-Trapani

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SS 113 Trapani-Messina
  28 febbraio 2020 19:54

di PAOLO CRISTOFARO

Il Tar della Calabria, presieduto da Giancarlo Pennetti (estensore: Francesca Gaggiamani) ha rigettato il ricorso di un'impresa edile catanzarese che aveva ottenuto l'aggiudicazione definitiva dell'appalto per i lavori sulla Statale 113, Messina-Trapani, dall'Anas, partecipando anche a una gara d'appalto per la manutenzione di una scuola, indetta dalla Provincia di Catanzaro. E sono stati entrambi gli Enti a costituirsi, rispettivamente, con l'Avvocatura distrettuale di Catanzaro e l'avvocato Roberta Chiarella, e vincere il giudizio amministrativo, insieme alla Prefettura di Catanzaro e al Ministero dell'Interno.

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Il ricorso rigettato, proposto dagli avvocati Antonio Cosentino e Oreste Morcavallo, si basava sullo scambio di persona tra l'amministratore della ditta ricorrente (classe '64) e il cugino (classe '66). Il Tribunale, tuttavia, ha sottolineato che "la tesi difensiva non è tale da sconfessare il dato di fondo posto a base dell'atto impugnato". Il provvedimento, difatti, si fonda "sulla protezione del clan OMISSIS a favore di OMISSIS (classe 1966) e di riflesso sul cugino (classe 1964, legale rappresentate della ricorrente) per effetto delle loro cointeressenze, testimoniate [...] dalle dichiarazioni del collaboratore OMISSIS e dai legami societari tra di essi". Stando a quanto riferito dal collaboratore non meglio indicato, "la ditta dei cugini OMISSIS [...] lavora in subappalto per conto della ditta OMISSIS". L'azienda, della quale viene taciuto il nome e che il collaboratore asserisce essere protetta dagli "OMISSIS", secondo il Tribunale ha come soci, al 50% ciascuno, i due cugini classe '66 e '64. 

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La società catanzarese aveva impugnato il provvedimento della Prefettura del 22 maggio 2019 di "rigetto della propria domanda di iscrizione alla white list e della contestuale informativa per infiltrazione mafiosa. Tali provvedimenti contro l'impresa avevano portato alla revoca dell'aggiudicazione definitiva di appalto per l'esecuzione dei lavori di ripristino della pavimentazione stradale della SS 113 da parte dell'Anas, coordinamento territoriale della Sicilia, alla risoluzione della stessa Anas - coordinamento territoriale Nord Ovest - del contratto relativo ad interventi di manutenzione lungo la SS 1 e all'esclusione dalla procedura bandita dalla Provincia di Catanzaro per i lavori di manutenzione straordinaria presso una scuola

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