Era prevedibile. Non ha disatteso le aspettative Arturo Brachetti che ieri sera, ha ammaliato il pubblico del Teatro Politeama Mario Foglietti di Catanzaro nel secondo appuntamento teatrale di novembre con il suo varietà “Solo”.
Artista italiano, famoso e acclamato in tutto il mondo, considerato univocamente The Legend of quick-change, il grande maestro del trasformismo internazionale, Brachetti è considerato un mito vivente nel mondo del teatro e della visual performing art. Regista e direttore artistico attento e appassionato, capace di spaziare dal teatro comico al musical, dalla magia al varietà.
E ieri in teatro c’era tanta magia, incanto, fantasia. Sin dall’inizio quando entra in scena uscendo da una nuvola di fumo e mostra una scatola: «Questa è la casa dei miei ricordi, dei miei sogni, delle mie paure». E quella casa ieri era il teatro. E Catanzaro, al quale dedicherà un pannello, un’immagine proiettata, “disegnata” con la sabbia.
Apre la porta dei suoi ricordi e torna bambino. Ci sono mobili, foto di famiglia, televisore. Proprio la tv, parte integrante della scena. Da quello scatolone escono e si materializzano Batman, Jessica Fletcher, Wonder Woman, Baywatch, Scerlock Holmes, Ghostbusters, solo per citarne qualcuno. Stanza per stanza, sette in tutto, narra i suoi ricordi, le sue fiabe preferite, i cantanti, i film, e tutti i personaggi che hanno fatto sì che la sua fantasia non si spegnesse mai.
Perché la fantasia non conosce limiti e puoi viaggiare macinando chilometri e chilometri alla scoperta di Paesi e culture. Oltre cinquanta cambi d’abito, eseguiti - inutile ricordarlo - con una rapidità estrema. Riesce a rappresentare venticinque personaggi diversi modificando la forma di un disco in feltro, bucato al centro, regalo di suo nonno , trasformandosi in Don Camillo, Bonaparte, Guglielmo e in tanti, tanti ancora. Una trentina, gli animali mimati con le ombre cinesi. E poi le stagioni disegnate sulla sabbia e proiettate su un grande schermo. C'è spazio anche per i ricordi più cari: quella macchina da cucire con la quale la mamma cuciva gli abiti più belli e che diventa "persona" in un commuovente ballo. C'è ancora spazio per la fantasia. Quella sana. Quella che ti fa volare perché "non è grave voler restare un pò bambini". Visibilmente soddisfatti della riuscita dell’evento Gianvito Casadonte e Aldo Costa, rispettivamente Sovrintendente e direttore generale della Fondazione Politeama. Il prossimo appuntamento della stagione teatrale è fissato per il 4 dicembre ore 21.00 con Dracula, regia di Sergio Rubini.
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