Sei ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state notificate dal Ros dei carabinieri ad altrettanti cittadini egiziani per il reato di associazione per delinquere finalizzata a procurare l’ingresso illegale di migranti stranieri nel territorio dello Stato italiano. L’ordinanza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, a conclusione delle indagini su uno sbarco di migranti avvenuto il 10 marzo del 2023, quando a Crotone approdò un peschereccio di venti metri con a bordo 487 migranti di varie nazionalità: 370 pakistani, 85 egiziani e gli altri provenienti da Siria e Afghanistan.
L’imbarcazione, molto malandata, era partita da Tobruk, in Libia, seguendo una rotta completamente diversa da quella solitamente percorse dai migranti che partono dalla Turchia, come nel caso del caicco naufragato appena quindici giorni prima sulla spiaggia di Steccato di Cutro provocando la morte di 94 persone.
L’indagine, svolta anche attraverso l’assunzione di informazioni dai migranti trasportati, ha permesso di delineare la gravità indiziaria circa l’attuale operatività di una organizzazione dedita al traffico di migranti dalle coste egiziane e libiche a quelle italiane, con la individuazione degli scafisti, nonché del pilota e capitano dell’equipaggio.
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