Ci sono voluti cinque anni e decine di udienze, ma alla fine "giustizia è stata fatta". Si chiude con una piena assoluzione la vicenda giudiziaria scaturita da un'operazione di polizia avvenuta a Limbadi nel febbraio 2019 e che ha portato al sequestro di un intero parco auto di veicoli storico sportivi intestate alla concessionaria Rizzo Race Motor Sport con sede a Limbadi, poichè considerate in completo stato di abbandono.
In quella occasione i carabinieri della stazione di Limbadi hanno proceduto al sequestro preventivo di 32 autoveicoli con numerosi parti di ricambio e altro materiale appartenente alle predette autovetture ed hanno denunciato il suo titolare, il quarantatreenne Giuseppe Rizzo, per i reati ambientali di gestione illecita di veicoli fuori uso e per realizzazione di discarica abusiva.
Oggi, il Tribunale di Vibo Valentia, rappresentato dal giudice Maccarrone, dopo una lunga attività istruttoria che ha visto l’escussine testimoniale di diversi testimoni e due consulenti tecnici della difesa, uno ingegnere ambientale esperto in gestione di rifiuti speciali ed uno esperto in valutazione e conservazione di auto storiche, ha assolto l’imputato accogliendo la tesi difensiva portata avanti dall'avvocato Domenico Tripaldi del foro di Vibo Valentia, perché il fatto non sussiste, disponendo l’immediato dissequestro dei veicoli e delle aree su cui insistevano i veicoli.
L’imputato, certo della propria innocenza e dopo un lungo confronto con il proprio difensore, ha dichiarato di voler rinunciare al decorso della prescrizione, maturata nel mese di febbraio scorso, ottenendo, comunque l’assoluzione con la formula piena.
Il verdetto assolutorio è stato il frutto di un’intensa attività della difesa di Rizzo, che, dopo l’escussione di diversi testimoni e dopo aver condotto le indagini difensive di 2 consulenti tecnici massimi esperti della materia ambientale e del patrimonio automobilistico storico, è riuscita a dimostrare l’assoluta assenza di ogni elemento costitutivo dei reati ambientali contestati al proprio assistito e quindi ogni forma di responsabilità di Rizzo in ordine alle contestazioni a lui mosse.
Tale assoluzione restituisce dignità al sig. Giuseppe Rizzo ed alla sua attività imprenditoriale, non avendo lo stesso mai rinunciato ad avere piena ed incondizionata fiducia nella giustizia.
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